Vuole morire, si getta nel fiume, ma arrivano due eroi e…[FOTO E VIDEO]

Pioveva, il peso del corpo e l'uomo se ne va giù, inghiottito dalle acque del Chiascio

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BASTIA UMBRA – Era la notte del 29 febbraio 2016, mezzanotte passata, quando alla centrale operativa del commissariato di pubblica sicurezza di Assisi arrivò una telefonata drammatica, inoltrata dalla centrale operativa di Perugia. A rispondere l’assistente capo della Polizia di Stato, Andrea Masciotti. Dall’altro capo del telefono una donna che chiede aiuto perché una persona, un uomo con l’esattezza, voleva uccidersi gettandosi nel fiume Chiascio, dal Ponte di Bastiola di Bastia Umbra. Cercando di non perdere il contatto telefonico, via radio l’assistente avvisa subito la volante che aveva in zona. La telefonata però si interrompe. Masciotti richiama la signora per avere maggiori dettagli: la donna riferisce che l’uomo era a penzoloni nel vuoto e alcune persone lo tenevano per le mani. Pioveva, il peso del corpo e l’uomo se ne va giù, inghiottito dalle acque del Chiascio.

«In contatto telefonico, la signora mi riferiva che l’uomo intenzionalmente si era lasciato cadere all’interno del fiume». Ha riferito l’assistente capo della Polizia di Stato, Andrea Masciotti.

Per fortuna però nel frattempo l’allarme era scattato. La Polizia stava arrivando sul posto e l’assistente capo Andrea Masciotti, aveva avvisato anche i vigili del fuoco che sono soliti usare per queste emergenze una squadra di specialisti, la SAF, ma del servizio Speleo Alpino Fluviale non c’è stato bisogno perché la volante è piombata sul posto velocemente.

«Abbiamo subito ipotizzato qual’era il percorso che avrebbe potuto fare il corpo della persona che si era gettata in acqua – ha detto l’agente Fabrizio Santoni -, e abbiamo deciso di risalire il letto del fiume».

Non è stato facile trovare la persona che si era gettata nel fiume, prima da un lato e poi dall’altro, perlustrato il Tescio e poi subito dopo la sponda ovest del Chiascio. I due poliziotti al buio e sotto la pioggia e con l’aiuto di una torcia si sono addentrati fino alla riva, ma l’insidioso fiume a causa delle abbondanti piogge era ingrossato. L’argine non si vedeva quasi più, ma i due agenti non ci hanno pensato su due volte, a rischio della loro vita si sono messi a cercare l’uomo che si era lasciato andare nelle acque del fiume.

«In prossimità del letto del fiume siamo arrivati in un punto completamente immerso dall’acqua – hanno raccontato gli agenti Fabrizio Santoni e Paolo Proietti -, afferrandoci a vicenda, creando una sorta di catena umana, ci siamo inoltrati lungo il percorso tenendoci sempre aggrappati l’uno con l’altro e alla rete di una piccola recinzione. Qui – hanno aggiunto – con la pila, illuminando tutto il fiume, siamo riusciti ad individuare la persona». Santoni si è avvicinato piano piano, ha iniziato a parlargli per cercare di guadagnare la sua fiducia.

Ma la forza della squadra dei poliziotti del commissario capo Francesca Domenica Di Luca, ha avuto la meglio. Paolo Proietti e Fabrizio Santoni non si sono arresi davanti a chi aveva deciso di farla finita. Un passo alla volta sono riusciti ad attivare una mente che oramai aveva deciso di chiudere. Sono riusciti a far tornare l’amore per la vita a chi l’amore aveva perduto e in virtù di una preparazione fisica, Santoni è un body builder, sono riusciti tenendosi per il cinturone a creare una catena e a salvare quell’uomo.

«Siamo entrati nel fiume, con l’acqua che arrivava fino alla vita – hanno riferito gli agenti -, a quel punto piano piano siamo riusciti ad afferrarlo per un braccio».

L’attività della Polizia di Stato non è solo quella di andare contro a ladri, furfanti truffatori: «Ricordiamo – ha spiegato Amabilia Bocciolini – che l’attività della Polizia di Stato non è solo quella di andare contro a ladri, furfanti, truffatori, ma la nostra attività principale, forse quella che ci dà più soddisfazione, è proprio quella di aiutare la gente».

«Hanno messo a repentaglio la loro incolumità questi due bravissimi agenti – ha detto il primo cittadino di Bastia Umbra, Stefano Ansideri, peraltro due bastioli, quindi a maggior ragione il sindaco di questa città che poi rappresenta anche l’Autorità di Pubblica Sicurezza deve senz’altro dare risalto a questa azione che è stata svolta». Il sindaco di Bastia ha rivelato che ha già pronti i due encomi che il comune darà a questi due agenti e sarà fatto nel prossimo consiglio comunale.

«Il grazie per una vita salvata – ha concluso Santoni – comunque non ha prezzo».

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