Politiche di programmazione dello sviluppo rurale, lo stand della Regione ad Agriumbria

Politiche di programmazione dello sviluppo rurale, lo stand della Regione ad Agriumbria

Politiche di programmazione dello sviluppo rurale, lo stand della Regione ad Agriumbria

C’è una “sostenibilità istituzionale” che rappresenta un faro per illuminare i percorsi virtuosi che generano, poi, la sostenibilità ambientale, economica e sociale nel settore agricolo, punto di arrivo che è – lo ricordiamo – uno degli obiettivi della Politica Agricola Comune (PAC). Lo ha chiaramente spiegato Franco Garofalo, Autorità di Gestione del PSR Umbria 2014-2022 a margine della seconda giornata di appuntamenti all’interno della “Casa dello Sviluppo Rurale”, lo stand che la Regione Umbria ha realizzato all’interno della 54esima edizione di Agriumbria per parlare delle politiche di programmazione dello sviluppo rurale.

“Si parla spesso di sostenibilità per l’agricoltura. Una sostenibilità di tipo economico, ambientale e sociale. – ha detto Garofalo – Tutti aspetti fondamentali, ma non dimentichiamoci della sostenibilità istituzionale, ovvero quelle azioni positive che mettono in campo le Istituzioni, soprattutto la Regione Umbria, per costruire un programma di interventi sempre più vicino a cittadini e agricoltori. Norme chiare e semplici che possano essere accolte in maniera positiva dagli imprenditori agricoli”.

Un esempio di sostenibilità istituzionale? I focus tematici a cura della Regione Umbria che hanno animato la seconda giornata di appuntamenti ad Agriumbria presso la “Casa dello Sviluppo Rurale” e che sono stati moderati da Giovanna Mottola  della Direzione regionale Agricoltura e Foreste. Momenti di confronto che hanno visto l’intervento di tecnici ed esperti della Regione Umbria nell’agorà ricavata all’interno dello stand. Si è parlato, in particolare,  de “La chiusura dei progetti di filiera del PSR Umbria 2014-2022” con Elena Giannì che ha analizzato i sei bandi per le filiere corte (cereali, latte, frutta in guscio, olivicola, tartufo) che hanno coinvolto circa 700 imprese agricole e circa 50 agroindustriali; dei bandi del CSR (Complemento di Sviluppo Rurale) già operativi circa le misure a superficie con i criteri di accesso e le novità introdotte con Francesco Cintia; delle novità per le misure relative al benessere animale e il sistema di valutazione classyfarm fino al nuovo bando per l’apicoltura con Gabriele Chiodini; e infine della formazione e consulenza per lo sviluppo delle aree rurali con Valentina Abbati che ha introdotto il sistema AKIS (Agricoltural knowledge and innovation Systems) per il trasferimento della conoscenza agricola e creare aziende sostenibili e smart. Nel pomeriggio, infine, è stato illustrato il progetto Life Foliage per il miglioramento della governance forestale della Regione Umbria, a cura di Carlo Sportolaro.

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