Due luoghi Francescani: Cannara e Piandarca
La Chiesa di San Francesco di Cannara, edificata tra il XIII e XIV secolo, venne eretta sulle mura di quella che era l’antica Rocca medievale (rocca che purtroppo, nel 1535, le truppe del cardinale Savelli demolirono per ricondurre Perugia, e tutta l’area, all’obbedienza pontificia). Piccolo gioiello artistico, culla dell’ordine francescano, è nel 1673 che l’edificio assume la denominazione di Chiesa ed Oratorio di San Francesco. Attualmente ospita una confraternita, dedicata a san Francesco. L’altare maggiore possiede una preziosa rifinitura in legno e stucco, sulla quale è collocata una tela seicentesca che raffigura la vestizione di una terziaria francescana. Tra le opere pittoriche custodite nella chiesa va ricordata una copia della famosa opera di Raffaello, la cosiddetta Pietà Baglioni (1507); copia che testimonia il profondo legame tra la famiglia Baglioni di Cannara e la famiglia Baglioni di Perugia, che commissionò l’opera in seguito all’assassinio di Grifonetto Baglioni (a sua volta assassino del cugino Astorre), avvenuto il 15 luglio 1500.
Non lontano da Cannara è Piandarca, altro luogo legato alla memoria di san Francesco, in quanto viene tramandato che proprio qui il poverello di Assisi predicò agli uccelli. Nei secoli si sono ripetutamente collocate pietre segnaletiche che indicassero il punto esatto dell’evento miracoloso, ma venivano puntualmente trafugate, tanto che nel secolo scorso nulla più individuava tale localizzazione. A ovviare al problema è stata la Pro Loco, che nel 2004 ha collocato nell’area indicata un macigno di problematica asportazione. La quinta domenica di Pasqua si svolge, in memoria della predica agli uccelli di san Francesco, una solenne processione che procede da Cannara a Piandarca: dalla chiesa di San Francesco al masso della predica sino a un’edicola votiva, eretta nel 1926 su iniziativa della famiglia cannarese dei Preziotti, per grazia ricevuta.
Roberta Bistocchi
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