Bastia Umbra giovani attenti a temi come bullismo e Foibe BASTIA UMBRA – Nella settimana scorsa ci sono stati momenti di grande partecipazione a Bastia Umbra, soprattutto dei giovani chiamati a conoscere e riflettere su due temi: martedì 7 febbraio la prima Giornata nazionale di mobilitazione contro il bullismo, fenomeno non nuovo ma dilagante – anche a causa della complicità dei nuovi mezzi di comunicazione – e venerdì 10 febbraio la Giornata del Ricordo per commemorare le foibe, una pagina di storia nazionale abbastanza recente, ma ancora poco conosciuta.
Ebbene, dai due appuntamenti al Cinema Esperia è venuta in chiara evidenza una rinnovata capacità di attenzione degli studenti, che rappresenta un elemento di grande speranza per il futuro.
Bastia Umbra è una città con un’alta percentuale di popolazione giovanile e, quindi particolarmente esposta al bullismo. E’ nato qui, per iniziativa del Comitato locale della Croce Rossa, il progetto patrocinato e sostenuto dal Comune e in collaborazione con l’Istituto comprensivo Bastia 1, partito a settembre con appuntamenti dedicati ai temi della solidarietà e dell’amicizia, quale concreto contrasto al bullismo.
La Prima Giornata nazionale contro il Bullismo ha visto la città pronta a dare il suo contributo con un’originale manifestazione al Cinema, una tappa del progetto della Croce Rossa che si concluderà a maggio con la premiazione del Concorso riservato agli alunni della scuola media, i cui elaborati saranno esposti in un’apposita mostra.
“E’ la terza volta in meno di un mese – sottolinea l’Assessore comunale alla Cultura Claudia Lucia – che ci siamo trovati al Cinema Esperia con i ragazzi della scuola Media Colomba Antonietti e dell’Istituto tecnico professionale Marco Polo, di viale Giontella. L’occasione è stata la proiezione del documentario “Trieste Sotto, 1943-1954” di Marino Maranzana, preceduta da un’attenta introduzione a cura del professor Sebastiano Giuffrida, il quale ha illustrato ai ragazzi il significato del documentario, raccontando com’era la città di Trieste all’inizio del XX secolo: una città aperta, viva, veramente multietnica, caratterizzata da una grande esplosione demografica.
L’attenzione dei ragazzi al tema delle Foibe è stata notevole, pur nel silenzio con cui hanno assistito al documentario. Al termine studenti ed insegnanti – conclude Claudia Lucia – hanno richiesto di poter approfondire il tema visionando anche la seconda parte del documentario, che non è stato possibile proiettare, in quanto particolarmente lunga”.
Commenta per primo