
Il 25 Aprile a Bastia Umbra, una data da non dimenticare
Il 25 Aprile, una data da non dimenticare. Si sono celebrate in tutto il territorio comunale le celebrazione del 25 Aprile, Festa della Liberazione. La comunità tutta, come sempre, ha partecipato con grande slancio e sensibilità, una sensibilità particolare, emozionale perché caratterizzata dalla presenza delle nostre scolaresche.
Non è scontato avere vicino animi così puri e aperti al mondo come i bambini e le bambine della comunità.
A cominciare da Costano, una lezione di storia a cui è andata la gratitudine di tutti i presenti. Riportare i fatti, rinnovare la memoria, sollecitare la riflessione. Anche ad Ospedalicchio i nostri bambini e le nostre bambine hanno manifestato il senso della loro presenza attraverso la riflessione del senso della libertà e l’anelito alla pace. Per poi terminare in Piazza Mazzini con un altro passaggio alla storia e la canzone “La guerra di Piero”.
I papaveri realizzati in carta velina donati al Sindaco quale Primo cittadino e rappresentante locale dello Stato italiano a suggellare il simbolo della morte in un campo di vita. Basta poco, se vogliamo, per riaprire i cassetti della memoria e commuoverci.
Emozioni forti, emozioni che vanno al di là delle parole perché nascono dal cuore dei puri e si rivolgono alla comunità tutta chiedendo gli adulti e alle Istituzioni che basta parlare in termini oppositivi, basta arroccarsi sulle barricate delle visioni stereotipate, è ora di parlare a tutti con il linguaggio dell’unione, della condivisione, della tolleranza, della democrazia veramente partecipata.
Non possiamo non esaltare la loro presenza, sono venuti con un grande messaggio, sono loro che hanno fatto la differenza tra una celebrazione dovuta e una celebrazione partecipata. Abbiamo partecipato.
Ricordare la data simbolica del 25 Aprile è come rinnovare con azioni diverse la Liberazione, uniti a difesa di un grande ideale: la libertà. A tutti i nostri studenti e studentesse, ai docenti, ai Dirigenti scolastici che giorno dopo giorno coltivano il prezioso seme della libertà e della coscienza critica, grazie. Senza di loro, la memoria non avrebbe futuro e l’oggi rimarrebbe una sterile rievocazione.
Il Sindaco e l’Amministrazione comunale
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