Evade dagli arresti domiciliari e finisce carcere, minacciava i genitori e la nonna

Evade dagli arresti domiciliari e finisce carcere, minacciava i genitori e la nonna

Evade dagli arresti domiciliari e finisce carcere, minacciava i genitori e la nonna

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Assisi hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Perugia nei confronti di un uomo residente a Bastia Umbra, nato nel 1990 e già sottoposto agli arresti domiciliari. Questo individuo era stato coinvolto in una serie di reati nel periodo tra maggio e giugno 2023, tra cui estorsione, furto aggravato, danneggiamento e indebito utilizzo di strumenti di pagamento, tutti commessi ai danni dei membri della sua famiglia.

Le sue azioni avevano causato gravi conseguenze all’interno del nucleo familiare, costringendo i genitori e l’anziana nonna a consegnargli somme di denaro sotto minaccia e perpetrando atti di violenza che includevano la rottura di oggetti e suppellettili. In un caso particolare, aveva anche sottratto in modo fraudolento il bancomat della nonna e aveva danneggiato il portone d’ingresso del condominio in cui vivevano, rompendo i vetri durante una crisi emotiva.

A seguito di tali comportamenti, l’uomo era stato condannato nel dicembre 2023 a una pena di 2 anni e 4 mesi di reclusione. Inizialmente, gli era stata concessa la misura degli arresti domiciliari, con il permesso di allontanarsi dalla propria abitazione solo dalle 10:00 alle 12:00 di ogni giorno. Tuttavia, il 7 aprile scorso, l’uomo, in preda a uno stato di alterazione psicofisica causato dall’assunzione di alcolici, aveva violato le restrizioni imposte. Durante un episodio in una pizzeria, aveva ingiuriato i clienti, generando paura tra le persone presenti, e aveva aggredito un uomo che aveva cercato di calmarlo e allontanarlo.

In conseguenza di questa serie di reati, l’uomo era stato arrestato in flagranza dai Carabinieri di Assisi con l’accusa di evasione, resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento. Successivamente, era stato trasferito nel carcere di Perugia – Capanne.

Considerando la gravità dei fatti e il pericolo di reiterazione di reati contro la vita e l’incolumità delle persone, l’ufficio aveva richiesto al Tribunale di Perugia la sostituzione della misura cautelare. Il giudice, basandosi sulla condotta dell’imputato e valutando il fatto che non aveva ancora raggiunto una stabilità nel percorso di disintossicazione dall’alcol, nonostante sembrasse aver intrapreso un tale percorso, aveva deciso di aggravare la misura degli arresti domiciliari, ordinando la custodia in carcere.

I Carabinieri, considerando la situazione attuale di detenzione dell’uomo, avevano notificato l’ordinanza presso il nuovo complesso penitenziario di Perugia – Capanne. L’azione delle forze dell’ordine ha così assicurato che l’uomo sia rinchiuso in carcere per garantire la sicurezza della sua famiglia e della comunità.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*