Strappate le bandiere dell’Europa dai palazzi del Comune di Bastia Umbra [Le foto]

Strappate le bandiere dell'Europa dai palazzi del Comune di Bastia Umbra

di Marcello Migliosi e Morena Zingales
Strappate le bandiere dell’Europa dai palazzi del Comune di Bastia Umbra
«Certo che tenere issata nelle sedi istituzionali italiane la bandiera dei dittatori europei è uno schifo…io la mia parte l’ho fatta…in comune a Bastia Umbra l’europa non è più rappresentata dalla bandiera che ho personalmente strappato e consegnato ai carabinieri di Bastia dove mi sono costituito…chiedo scusa alla collettività per il danno economico arrecato e sono pronto a risarcire sperando che i soldi siano utilizzati per fare una nuova bandiera italiana e non quel simbolo di sofferenza morte e povertà…viva l’italia». Sono le parole che riportiamo, volutamente con tanto di mancate maiuscole, estrapolate dal profilo di una persona che ha deciso di inscenare la sua protesta contro l’Europa unita e contro gli europeisti. 

A giudicare dall’orario del post, ma più che altro dal buio che circonda la bandiera europea illuminata dal flash del telefonino che ha scattato la foto, il gesto è stato compiuto proprio durante la notte.

E la conferma che è tutto vero arriva direttamente dall’Arma dei Carabinieri della Città. Chi ha compiuto il gesto – poco prima delle 23 -, che è un agricoltore bastiolo, non si è limitato a strappare il vessillo di via Colomba Antonietti (Comune Vecchio), ma anche quello che sventolava sul palazzo comunale che ora è chiuso per motivi di sicurezza sismica.

Erano, quindi, passate pochissime ore dalla decisione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di non accettare la lista di nomi dei ministri di Giuseppe Conte (in realtà il nodo era Paolo Savona) e per assegnare l’incarico di formare il nuovo governo a Carlo Cottarelli, a quando sono state strappate le bandiere dell’Unione Europea.

Fatto il blitz l’uomo si è recato dai Carabinieri e si è costituito – “come italiano” – per aver strappato le bandiere. In teoria le cose dovrebbero essere andate più o meno così, strappate le bandiere dagli immobili del Comune di Bastia Umbra, di corsa davanti la stazione dell’Arma, foto e ritorno.

Sì, perché, questa mattina uno dei drappi stellati su fondo azzurro, è stato ritrovato in terra davanti a Palazzo Vecchio. Ovvio il vessillo è stato rimesso al suo posto, uno nuovo si intende. Quello che resta, invece, della bandiera che sventolava sul terrazzo della sede di Piazza Cavour, è ancora lì a testimonianza dell’azione.

L’agricoltore, che gravita in ambiti politici di estrema Destra, è stato denunciato dai carabinieri per il reato previsto dall’articolo 292 del Codice Penale: Vilipendio o danneggiamento alla bandiera o ad altro emblema dello Stato. 

Cosa prevede la legge?

Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale [Cost. 12] o un altro emblema dello Stato (1) è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000. La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.

Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione da uno a tre anni.

Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali [c.p. 302, 311, 312] (2).

 

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