
RASSEGNA STAMPA DEL GIORNALE DLEL’UMBRIA
Gli incrementi percentuali più forti a Umbertide e Fossato, i cali più marcati a Cannara, Bastia, Passignano e Magione.
di BRUNO COLETTA
PERUGIA Calo del 4,2% delle assunzioni in Umbria nel 2013, rispetto a quelle effettuate nell’anno precedente. In cifre assolute, si è passati da 148mila 198 a 142mila 031, con un calo di 6mila 167. Sono i dati diffusi dalla Regione, sulla base delle cifre fornite dai Centri per l’i m piego, ai quali va comunicata per legge qualsiasi assunzione. Con un’a v v e r t e nza: per assunzioni si intendono gli avviamenti al lavoro. Poiché una persona può essere avviata al lavoro più volte nel corso dell’anno (può essere il caso di chi ha contratti a termine o, più ancora, dei lavoratori interinali), alle 142mila 031 assunzioni del 2013 non corrispondono altrettante persone fisiche, ma un numero un po’ (non di moltissimo, comunque) inferiore.
I COMUNI UMBRI DOVE SI ASSUME DI PIÙ Ovviamente, il numero di assun zioni per comune dipende anche dalla grandezza del municipio. È quindi normale che, in Umbria, in testa ci sia Perugia, con 28mila 015 avviamenti al lavoro nel 2013, seguito ovviamente da Terni (14mila 861 assunzioni nel 2013). Quindi Gubbio (7mila 816), Città di Castello (7mila 705), Foligno (7mila 172), S p o leto (6mila 312) e Assisi (5mila 522). Chiudono la “top ten” O rvieto (4mila 517), Umbertide (3mila 960) e Corciano (3mila 462).
I COMUNI IN AUMENTO E QUELLI CHE TENGONO Più interessante è verificare l’a ndamento delle assunzioni. Dei 92 comuni della regione, solo 20 mostrano il segno più. In valore assoluto, è Umbertide che evidenzia la crescita più consistente (+431), con 3mila 960 avviamenti al lavoro nel 2013, rispetto ai 3mila 529 nel 2012. La seconda piazza spetta a Città di Castello (+322, da 7mila 383 a 7mila 705). Seguono Gubbio (+210), Orvieto (+162), Gualdo Cattaneo (+140), Fossato di Vico (+95), Panicale (+91). Torgiano (+91), Sigillo (+89), Piegaro (+55), Montefalco (+43), Paciano (+36), Castel Viscardo (+31), Campello sul Clitunno (+28), Bevagna (+24), Monteleone di Spoleto (+19), Montegabbione (+18) e Allerona (+17). Infine, con incrementi davvero infinitesimali che servono più che a segnalare un aumento, a indicare che nel comune non si sono perse assunzioni, ci sono Bettona (+2) e Scheggia e Pascelupo (+1). A Preci le assunzioni del 2013 sono state peri a quelle del 2012, mentre una sostanziale tenuta si registra anche in 14 municipi, dove il calo non supera i 10 avviamenti al lavoro (tra questi ci sono Castiglione del Lago, -2; Scheggino, -3; Montecchio, -8).
CHI SCENDE Tra i 72 comuni in cui si registra una flessione, Perugia è quello che mostra il calo più marcato (-2mila 155 avviamenti al lavoro, da 30mila 170 a 28mila 015), Quindi Terni (-1.983), Foligno (-961), Bastia (-695), Corciano (-466), Magione (-285), Assisi (-243), Marsciano (-216), Gualdo Tadino (-185), Montone (-185), Citerna (-172), Trevi (-170), Stroncone (-164). Con un calo delle assunzioni sopra le 100 unità anche Passignano (-138), San Giustino (134) e Città della Pieve (-101). Massa Martana (-98) è sul filo.
LE VARIAZIONI PERCENTUALI In termini percentuali, a parte i comuni più piccoli dove una va riazione di pochissime assunzioni può determinare ampie variazioni percentuali dato il basso numero degli avviamenti al lavoro complessivi, sono da evidenziare il +12,2% di Umbertide, il +11,7% di Fossato di Vico, il +9,2% di Campello sul Clitunno, il +7,3% di Torgiano. Bene anche Montefalco (+5,5%), Città di Castello (+4,4%), Bevagna (+4,1%), Orvieto (+3,7%) e Gubbio (+2,8%). Tra le variazioni di segno negativo, sempre non tenendo conto dei comuni piccolissimi, si segnalano il -22,1% di Cannara, il 21% di Massa Martana, il -17,7% di Acquasparta, il -17% di Bastia Umbra, il -16,6% di Passignano e di Magione.
Ancora, da segnalare San Gemini (-14,9%), Trevi (13,5%), Gualdo Tadino (11,9%), Corciano (-11,9%), Foligno (-11,8%), Terni (-11,8%), Deruta (-11,7%), Città della Pieve (-9,5%), Marsciano (-8,4%), Tuoro sul Trasimeno (-7,1%), Perugia (-7,1%), Spello (-6,8%), Assisi (-4,2%).
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