
Morte 15enne a Bastia, sotto accusa i tecnici comunali, il giudice decide. La colpa secondo la procura della Repubblica sarebbe addebitabile al responsabile ai lavori pubblici del Comune di Bastia, al collega addetto al servizio impianti e infrastrutture della stessa amministrazione, al presidente della cooperativa che aveva stipulato una convenzione per il servizio di manutenzione ordinaria delle aree comunali e verde pubblico. E’ quanto riportato oggi sulla Nazione Umbria in un articolo a firma di Erika Pontini. Dopo tre anni sarà il gip a stabilire le responsabilità penali nella morte di Antonio Perrella il 15enne, originario della Campania ma residente a Bastia Umbra. Il giovane è morto l’8 agosto del 2015 mentre si arrampicava, insieme ad un amico, sulla rete salva-palloni del campetto adiacente al PalaGiontella.
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Il ragazzo era precipitato a terra in seguito alla rottura improvvisa di un palo di sostegno. La caduta gli aveva provocato un politrauma da cui era conseguito il decesso.
Gli indagati – riporta il quotidiano – secondo la ricostruzione accusatoria – avrebbero dovuto vigilare sulle condizioni di sicurezza dell’impianto pubblico visto che la rottura del palo avveniva per «collassamento dovuto dalla corrosione per ossidazione».
I due tecnici comunali avrebbero dovuto prevedere una «minima attività di manutenzione dell’impianto con verifica della stabilità ed efficienza dei pali» mentre nessuna manutenzione era stata effettuata dal comune. Il presidente della Cooperativa avrebbe dovuto segnalare la necessità di effettuare la manutenzione dei pali. L’udienza è in programma questa mattina davanti al giudice che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Perugia.
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