
Bastia umbra, inaugurazione rotonda intitolata al Palio De San Michele. Domenica 16 ottobre alle ore 15.30 si è svolta la cerimonia inaugurale della Rotatoria stradale di Via Roma e dell’arredo della rotonda. L’opera è molto importante per la città di Bastia Umbra e per la sua storia recente, in quanto il tema illustrato dall’arredo si ispira al Palio di San Michele Arcangelo. L’arredo è stato progettato dall’Architetto Gianluca Falcinelli che ha diretto anche i lavori relativi all’arredo della Rotonda. Quest’ultimo, profondo conoscitore delle vicende e della storia del Palio (nonché ex Presidente dell’Ente Palio, ndr) durante la cerimonia d’inaugurazione, ha illustrato alcuni dettagli significativi legati alla storia di Bastia e della festa patronale.
Numerosa la cittadinanza intervenuta per condividere questo momento di festa. Presenti i rappresentanti istituzionali dell’Amministrazione Comunale e dell’Ente Palio con i Capitani dei 4 Rioni, della Parrocchia e della Pro Loco di Bastia Umbra.
Di seguito la dichiarazione del Presidente Marco Gnavolini
“L’inizio della festa fu una felice intuizione dell’allora Parroco Don Luigi Toppetti, in un periodo in cui Bastia viveva un momento di grande espansione demografica ed economica. I festeggiamenti ebbero come obbiettivo la promozione di cultura, sport, ricreazione, ma soprattutto di aggregazione che mediante la competizione tra i Rioni proponeva l’integrazione tra le diverse generazioni di bastioli. Dopo cinquantaquattro anni possiamo orgogliosamente affermare che il Palio è riuscito a raggiungere tali finalità al di là di ogni barriera socio-culturale.
Grazie al Palio de San Michele ci siamo conosciuti, incontrati; sono nate nuove amicizie, nuovi amori, nuove collaborazioni e c’è stato un grande ampliamento dei nostri interessi sociali e culturali. Un’opportunità di formazione civica, personale e a volte persino professionale grazie all’autentica fucina di arti e mestieri messi in evidenza nel mese di settembre, quando, come per incanto, Bastia Umbra si trasforma ed entra in scena il Palio.
L’originalità della nostra manifestazione rappresenta un’unicità in Umbria e forse in tutta Italia. Una tradizione affermata nel tempo che si coniuga felicemente con l’attualità; un connubio creativo che le assicura un ruolo sociale e culturale insostituibile. La rotonda e l’opera posta al suo interno rappresentano il momento storico andato in scena il 26 settembre del 1963, quando 4 fiaccole accese passate di mano in mano, hanno dato vita alla Lizza… al Palio.
L’opera è stata realizzata in piena collaborazione con l’architetto Gianluca Falcinelli e le istituzioni bastiole, per testimoniare, qualora ce ne fosse bisogno, lo spirito di condivisione che ha sempre contraddistinto la nostra manifestazione. Un ringraziamento doveroso però va fatto ai quattro Rioni (Moncioveta, Portella, Sant’Angelo e San Rocco), alla Parrocchia, alle associazioni (Istituto Verità e Vita prima, Pro Loco poi), all’Ente Palio, al glorioso popolo degli “invisibili” e, soprattutto, a tutti quei rionali che ci hanno lasciato prima del tempo. Quest’opera è dedicata a tutti quelli che hanno fatto crescere il Palio…”
da Marco Gnavolini (Presidente Ente palio de San Michele)
Nel mese di settembre facendo un giro per l’Umbria ho avuto il piacere di passare per Bastia e trovatomi a passare da quella rotatoria tra Bastia e Santa Maria degli Angeli mi ha incuriosito quei ferri orizzontali al centro di una madontostatica rotatoria spartitraffico. Accostattomi ad un operaio per fargli una domanda in merito , quel signore mi ha anticipato la domanda . Mi diceva che quella opera era considerata una bruttura da tante persone del luogo e sinceramente anche a me non mi è piaciuta . Avete fatto un lavoro faraonico per una festa paesana che non mi sembra tanto interessante, come ce ne sono tante sparse in Italia . Mi piacerebbe sapere il costo della rotatoria e il costo per la costruzione di quei tubi con il relativo messo a punto del complesso . Vi ringrazio anticipatamente per una risposta in merito .
Gianfranco, è tutto giusto ciò che afferma, ma stia attento a criticare i cannoni a salve colorati. Ai loro estimatori non piace che questa “opera” venga criticata. Contenti loro… con i soldi nostri.