
Si è tenuto oggi pomeriggio presso la Biblioteca Comunale di Bastia Umbra, un incontro di conoscenza ed approfondimento a cura del dottor Franco Papetti, rappresentante dell’Associazione Venezia Giulia Dalmazia sui massacri delle foibe e sull’esodo dei giuliano-dalmati. Dal 2004 lo Stato italiano ha riconosciuto il 10 febbraio come Giorno del Ricordo delle foibe e dell’esodo giuliano–dalmata. Giorno che è stato commemorato anche a Bastia con un toccante appuntamento presso il Teatro Esperia con gli studenti della Scuola Media Colomba Antonietti e dell’Istituto tecnico commerciale Marco Polo.
L’iniziativa di oggi, organizzata dal settore Cultura del Comune e dalla Biblioteca comunale, ha visto la presenza di numerosi cittadini e tra essi anche di alcuni ex esuli istriani e dalmati. L’assessore Claudia Lucia, introducendo l’incontro ha voluto collegare la tragica vicenda delle foibe all’attualità. Queste le sue parole: «Sono tante le foibe dove fra l’autunno del 1943 e la primavera del ’45 trovarono la morte migliaia di persone italiane, croate, slovene.
Gli storici hanno cercato di far luce negli ultimi 20 anni, dopo un lungo silenzio, sui fatti che portarono da una parte alla sistematica eliminazione di presunti nemici del totalitarismo che prendeva piede nei territori slavi e balcanici, dall’altra alla triste e sofferta vicenda dell’esodo giuliano–dalmata. Due aspetti, le foibe e l’esodo, della stessa violenza cieca che inizialmente nacque dal desiderio di vendetta verso veri o presunti prevaricatori fascisti, poi divenne vera e propria pulizia etnica verso tutta la popolazione di cultura italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia.
Di fronte a quanto accade ancora oggi in varie regioni del mondo e anche d’Europa, il Giorno del Ricordo ci invita a non nascondere la verità della storia, a non rimuovere ciò che ci addolora o ci spaventa, per avere la coscienza pronta a superare vecchi e pericolosi rancori. Il Giorno del Ricordo è infatti purtroppo di stretta attualità: sono ormai nel nostro linguaggio comune parole come: nazionalismo, intolleranza, xenofobia, discriminazione, pulizia etnica, esodo, profughi.
Le foibe di ieri e quelle di oggi. L’esodo di ieri e l’esodo di oggi: l’Ucraina e il Mediterraneo. Terra e mare che, in questi giorni, inghiottono nuovamente vite umane, restituendo solo odio e cadaveri e alimentando paure, razzismo e cattiveria. Le foibe ci furono e ci sono. La memoria, però, può aiutare a guardare avanti ed a costruire la Pace».
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Senza uno sguardo verso il passato, verso la storia che hanno fatto i nostri padri, siamo un popolo e degli individui senza radici, incapaci di difendere i valori fondamentali dell’uomo, tra i quali la pace, il rispetto per la persona umana. Bella iniziativa!!