
Morto architetto Antonio “Antonello” Coletti, Bastia Umbra in lutto
Antonio Coletti, per tutti “Antonello” architetto di notevole fama professionale e pittore, è morto. Lo ha stroncato una malattia all’età di 62 anni. Antonello era sposato, ma non aveva figli. Persona molto religiosa, pur essendo bastiolo viveva a Santa Maria degli Angeli, paese della moglie. Molto religioso, in passato – nel 2008 – fu Priore del Piatto di Sant’Antonio. Alla sua Bastia Umbra, però, era legatissimo tant’è che, per anni, ha disegnato diverse sfilate e molti carri del Rione San Rocco. Ai funerali, che si terranno domani pomeriggio alle 15 in Basilica, sarà presente il Rione con il suo stendardo.
Non molto tempo fa l’architetto aveva firmato il progetto di realizzazione della Chiesa di San Marco. Antonello Coletti non era voluto mancare, provato ma con il coraggio della sua grande Fede, è intervenuto e ha illustrato nel dettaglio il progetto del grande luogo di culto. Lo ha fatto davanti alla sua Città, davanti al Parroco, don Franco, davanti al vescovo Domenico Sorrentino, al sindaco Stefano Ansideri, agli assessori, al presidente del Consiglio Stefano Santoni e a tanti cittadini.
«E’ una grande perdita per la città – dice il sindaco di Bastia Umbra, Stefano Ansideri -. Antonello ha sempre partecipato a tutte le iniziative culturali. Ha lasciato una bella impronta e testimonianza con tutte le opere che ha creato ed esposto. Io penso – dice Ansideri – che in ogni casa di chi ama l’arte non mancherà certo un’opera dell’architetto Coletti. E’ stato lui che lascerà nella chiesa di San Marco una impronta indelebile nel tempo».

La sua spiegazione del complesso della Chiesa di San Marco
Il complesso parrocchiale San Marco Evangelista si presenta come un polo catalizzatore dell’area urbana in cui si inserisce. Costituisce un centro che ha lo scopo di creare identità sociale, promuovendo attività di socializzazione, di educazione e di vita comunitaria e spirituale in Cristo.
La struttura sarà realizzata a cura dell’architetto Antonio Coletti che durante la cerimonia ha spiegato gli aspetti architettonici e le funzionalità: «I volumi che compongono l’intero complesso edilizio si dispongono all’interno dell’area con una forma avvolgente come due braccia aperte verso la comunità. L’impianto architettonico e composto da un volume ad elle con geometrie ortogonali, dove si innestano due volumi con una geometria più articolata: la chiesa e il salone parrocchiale. Questa composizione volumetrica delimita uno spazio semiaperto che ricorda il chiostro di tipologia conventuale, dove si affacciano e si dispongolo i locali per ministero pastorale, gli uffici e la casa canonica».
«Il complesso edilizio – ha detto l’architetto Coletti – è composto da volumi riconoscibili che definiscono una gerarchia tra chiesa e locali del ministero pastorale. La chiesa con la facciata orientata verso la piazza si staglia in altezza con forme e linee perfettamente riconoscibili. L’elemento campanile – ha aggiunto – è parte integrante della chiesa e si erge fino ad una altezza di 22,50 metri circa. La posizione prospettica al termine della lunga piazza e del sagrato contribuiscono a conferire all’edificio la necessaria solennità e uno skyline urbano riconoscibile da lontano».
ALCUNE CARATTERISTICHE: L’edificio chiesa, oltre a svolgere le funzioni prettamente legate ai riti liturgici, ha un forte impatto con il territorio: deve essere riconoscibile e la sua forma deve avere un significato e un valore simbolico. Per questo motivo è stato preso come principio ispiratore “il cammino del popolo d’Israele verso la Terra Promessa” , ovvero il cammino di ogni cristiano che vuole incontrare Dio. L’ampio sagrato rappresenta il deserto attraversato dal popolo d’Israele. Il portico della chiesa a forma di tenda offre loro riparo dalle insidie del peccato. La spaccatura presente nella facciata della chiesa ricorda il passaggio attraverso le acque del Mar Rosso. Il materiale che riveste la chiesa nella sua totalità e il travertino bianco spazzolato. Questo conferisce un aspetto di purezza e lucentezza e ricorda la veste bianca che ognuno di noi ha ricevuto nel giorno del Battesimo.
L’INTERNO: L’aula liturgica ha una configurazione ad anfiteatro con forme e geometrie che danno una centralità all’area presbiteriale. Questa disposizione è quella che maggiormente esprime la comunione dell’assemblea tutta rivolta verso l’altare. Lo spazio e i percorsi sono stati studiati per svolgere al meglio le varie funzioni religiose.
Entrando in Chiesa subito sulla sinistra troviamo il fonte Battesimale, inizio del cammino di fede. Subito dopo c’è la cappella penitenziale, luogo di riconciliazione, seconda tavola di salvezza. In fondo a questo percorso troviamo la cappella dove si conserva l’Eucarestia , luogo per la celebrazione Eucaristica feriale. Al centro, in fondo all’aula troviamo il presbiterio con i suoi elementi fondamentali: l’altare, l’ambone e la sede del celebrante. Entrando dal portone, sulla destra troviamo un percorso che conduce alla cappella dove si trova l’immagine della Madonna.
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