Riqualificazione viale Giontella e via S. Francesco, sparizione dei pini

La politica di smantellamento del verde storico

Riqualificazione viale Giontella e via S. Francesco, sparizione dei pini

Riqualificazione viale Giontella e via S. Francesco, sparizione dei pini

Riqualificazione viale Giontella – Questa sera si svolgerà all’auditorium di S. Angelo la presentazione dei progetti di riqualificazione di V. Roma e dell’asse v.le Giontella-v. S. Francesco. Al fine di arrivare all’incontro con un minimo di preparazione mettiamo a disposizione nel nostro sito i documenti di progetto acquisiti e nel contempo anticipiamo il nostro giudizio nel merito.

di Paolo Ansideri

La partecipazione democratica trasformata in comunicazione del governante ai governati

Noi cittadini che parteciperemo all’incontro ci troveremo per l’ennesima volta a interpretare il ruolo di figuranti, le cui opinioni non saranno mai prese in considerazione e le cui contestazioni saranno tacciate di danneggiamento degli interessi pubblici perché se adottate causerebbero la perdita dei fondi del PNRR.

D’altra parte il ritornello della mancanza di tempo per percorsi virtuosi è ormai accampato come giustificazione di tutte le decisioni che stanno tristemente disegnando il profilo di bassa qualità di quella città futura che purtroppo dipende dalle scelte operate in questi mesi sulle aree più rappresentative della città.

La politica di smantellamento del verde storico: l’abbattimento di 24 pini

Quello che salta all’occhio dall’ analisi dei progetti Giontella-S.Francesco, e dopo lo studio già effettuato su quello di via Roma è la linea tecnico-politica di smantellamento sistematico delle alberature di pini che non viene dichiarata apertamente, ma che si compone alla fine in modo chiaro davanti agli occhi di chi con pazienza riunisce i segmenti dispersi nei vari progetti.

Già nel progetto di via Roma avevamo scritto che era previsto l’abbattimento di 2 pinidi cui nulla si era detto nella prima presentazione pubblica del 21 novembre 2022.

Ora apprendiamo che il piano di interventi dell’asse v.le Giontella-v. S. Francesco, prevede una duplice linea di attività: il progetto di riqualificazione vero e proprio, firmato dall’arch. Falcinelli ed un piano di manutenzione straordinaria che interessa le vie Marsala e Manzoni e il piano stradale della stessa v. S. Francesco. Ebbene nella Relazione Tecnica Generale del progetto Falcinelli si dichiara che delle 48 piante di alto fusto (la maggior parte tigli), 12 sono costituite da Pini domestici tutti da abbattere.

Dalle altre planimetrie si ricavano ulteriori 10 sradicamenti nelle succitate vie collaterali. Possiamo quindi tranquillamente affermare che l’amministrazione comunale di Bastia Umbra si appresta ad abbattere con i prossimi progetti un totale di 24 pini, ricordando che (ricordiamo che nei giorni scorsi abbiamo assistito anche all’eliminazione di un altro esemplare nei pressi della tabaccheria di v. Roma).

Si dichiara che in v. S. Francesco non è previsto nessun reimpianto in quanto il numero delle piante rimanente è di per sé sufficiente. Non ci risulta nessun reimpianto anche nelle altre vie.

Non possiamo in questo breve comunicato addentrarci nelle argomentazioni tecnico giuridiche della questione per le quali rimandiamo all’articolo completo, ci limitiamo a citare che le motivazioni addotte riguardano la sicurezza e l’incolumità dei cittadini e delle opere pubbliche e private e che da parte nostra argomentiamo che esistono molti esempi di buone pratiche di salvaguardia del patrimonio arboreo collettivo che non va a discapito della sicurezza dei cittadini né danneggia alcuna opera pubblica o privata che sia (su tutti il viale alberato di v. Los Angeles a S. Maria degli Angeli)

Segnaliamo invece che l’impianto delle argomentazioni fatte proprie dall’amministrazione è basato fondamentalmente sul convincimento della scarsa rilevanza delle alberature in termini di riconoscimento sia locale, come apprezzamento da parte dei cittadini, che regionale/nazionale in quanto a inclusione negli appositi elenchi degli alberi di pregio. Questa assenza sui due fronti consentirebbe sia l’estirpazione di massa che la non necessità di reimpianto come previsto dai regolamenti nazionale e regionale.

Le distrazioni degli amministratori

Il fatto è che non ci risulta che il comune di Bastia abbia mai ottemperato dal 2014 all’obbligo del censimento degli alberi monumentali come previsto dalla legge e come provato dall’esistenza di due pini in v. Roma del tutto rispondenti per dimensione ad uno dei criteri di monumentalità indicati dalla legge 10 del 2013.

Il fatto è che l’amministrazione così attenta alla retorica e ripetitiva celebrazione dell’identità, della memoria e delle radici in realtà disconosce gli autentici patrimoni identitari della comunità bastiola, riconosciuti invece a livello sovraordinato o semplicemente fuori dall’ambito amministrativo come ad esempio la demolita sala Consiliare di G. Leoncilli Massi, la salvata  Casa Famiglia di Renzo Piano o come appunto le storiche alberature di pini presenti nei viali di Bastia frutto del periodo storico-culturale del secondo dopo guerra così tanto legato alla figura di Giontella, buono solo per decorare gli altarini dei numi tutelari dell’identità nostrana.

 L’appello di Progetto Bastia

Le alberature di pini sono un indiscusso segno di connotazione del paesaggio urbano della città e della sua storia culturale e si deve con ogni mezzo tentare di salvarle coniugandone la sopravvivenza con le esigenze della sicurezza individuale e con la funzionalità delle opere pubbliche.

Per questi motivi ci facciamo portatori di un forte richiamo alla giunta

  • a sospendere i progetti qui citati che irreversibilmente mutilerebbero l’ambiente urbano ed intraprendere un percorso condiviso con la città capace di coniugare sicurezza e paesaggio
  • ad adempiere da subito ai propri obblighi di censimento degli alberi monumentali e più in generale a considerare flora e fauna urbane non come onere, ma come incredibile e indisponibile patrimonio di comunità finora nascosto.

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