
Ms Service e Ms Pro: lavoratori senza stipendi e senza lavoro
Quaranta famiglie senza stipendio, senza lavoro e senza nemmeno l’accesso agli ammortizzatori sociali. È ormai drammatica la situazione di lavoratrici e lavoratori di Ms Service e Ms Pro, due aziende metalmeccaniche di Bastia Umbra, appartenenti alla stessa proprietà, che ha deciso unilateralmente di sospendere le attività lo scorso 5 gennaio, omettendo di pagare la 13esima mensilità 2022 e lo stipendio di gennaio (a cui ora si sommerà quello di febbraio).
Per protestare contro una situazione definita “surreale” stamattina le lavoratrici e i lavoratori insieme alla Fiom Cgil hanno dato vita ad un presidio davanti ai cancelli dell’azienda.
“Non abbiamo risposte dell’azienda – dice un dipendente Francesco Saccomandi –. Avendo chiuso l’azienda dal 5 gennaio noi non sappiamo più come andare avanti, senza stipendi non riusciamo a mantenere le famiglie”.
“La dirigenza aziendale – spiegano dalla Fiom – ha messo in atto una serrata, chiudendo la fabbrica e interrompendo le produzioni, senza però provvedere a licenziare i lavoratori, producendo una situazione in cui agli stessi viene impedito di lavorare, non viene pagato lo stipendio, ma al tempo stesso non viene data la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali”.
“Siamo qui per ribadire alla proprietà che i veri problemi di liquidità sono quelli delle famiglie di questi lavoratori, causati dai mancati pagamenti degli stipendi, nonostante l’esistenza di commesse importanti per l’azienda – ha detto Marco Bizzarri, segretario generale della Fiom Cgil di Perugia -. Arrivati a questo punto i lavoratori aspettano solo la decorrenza dei termini necessari per potersi licenziare per giusta causa e accedere così alla Naspi. È evidente però che le responsabilità della proprietà di Ms Service e Ms Pro sono enormi e come Fiom faremo di tutto per poter ottenere le spettanze dei lavoratori nel minor tempo possibile”.
“Ho sollevato personalmente il problema già un mese fa – dice il consigliere regionale della Lega, Stefano Pastorelli -. L’assessorato è disponibile, ora vedo che il sindacato si sta interessando in prima persona. Io penso che qui si cercano soluzioni per i lavoratori e non i colpevoli”.
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