Sentito che Spifferi…dalle voci di corridoio agli scritti

Sentito che Spifferi...dalle voci di corridoio agli scritti
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Sentito che Spifferi…dalle voci di corridoio agli scritti

Sentito che Spifferi – Mentre il centrodestra sta andando verso la divisione con la nascita del nuovo raggruppamento civico, la sinistra si compatta e comincia a firmare i comunicati insieme. I magnifici 4 saranno presto affiancati dalla lista del candidato sindaco che adesso ci spera, anche in considerazione che una delle possibili antagoniste (da quella parte), sembra sia disponibile a continuare la sua esperienza da presidente. Meglio gestire una festa che amministrare una città. Intanto in nome di una ritrovata unità un dotto intellettuale, verga un succulento documento, fatto proprio dalla sinistra, nella principale assise comunale, contro gli abbattimenti. Non solo quelli arborei ma di qualsiasi genere.

Il Fenomeno, rimasto silente per tutto il tempo che il cugino ha amministrato Bastia, si è scrollato di dosso il “complesso di inferiorità”, iniziando a pontificare esponendo tutta la sua “superiorità intellettuale” rispetto quei grezzi di Bastioli, più attenti al “soldo” che alla propria elevazione culturale attraverso la conservazione degli alberi anche se pericolosi e delle proprietà degli altri che, se ritenute importanti,  dalle sue dotte conclusioni, devono essere sistematicamente sottratte alla podestà decisionale dei legittimi proprietari e rimesse a quelle del Popolo, soprattutto se guidato dalla sua illuminata e prolissa mente.

Il risultato già acquisito è la conservazione delle famigerate casette dell’ex Centro Igiene Mentale ideate dall’archistar Renzo Piano e dallo stesso quasi disconosciute, destinate all’autodistruzione nel tempo con la conseguenza di lasciare una parte di città incompiuta da mantenere  a futura memoria del fu Eden Rock che non essendo luogo di cultura, ma di svago per i bambini e godereccio per gli adulti, nei ragionamenti del presidente della nota associazione culturale, evidentemente, non era degno di essere conservato visto che non emise neanche un sussurro nei confronti del suo amico sindaco che ne promosse la distruzione.

Non solo, denigra apertamente i Bastioli alla “ricerca di riscatto rispetto ai centri storici limitrofi” dimenticandosi, o facendo finta di farlo, che gli abitanti de la Bastia, sono invece storicamente famosi per il loro carattere intraprendente ed esuberante, spesso sopra le righe che li ha portati in passato ad ostentare un tenore di vita molto alto. Oggi scrive che qualcuno è costretto ad inventarsi patetici “Borghi antichi” e “Cortei rinascimentali” che sfilano tra ali di auto in sosta per combattere il complesso di inferiorità. Se con molta fatica poi si arriva in fondo allo scritto, ci si sente terrorizzati dall’indicazione che ulteriori elucubrazioni sono “disponibili sul sito” (sob…) ponendo la massima attenzione a non pigiare sul collegamento per evitare unitili consumi di traffico web.

Qualcuno dice che Bastia, deve tornare a credere in sé stessa, nella capacità che ha portato molti operai cresciuti nelle storiche industrie bastiole a diventare imprenditori di successo che hanno imparato “rubando” con gli occhi un mestiere, trasformandolo ed adattandolo ai tempi moderni, proiettandosi quindi in un futuro migliore che non deve essere per forza condizionato dal passato non identificabile solo nelle costruzioni, ma osservato come un “modo di essere e pensare” che ha portato questo Borgo alluvionale a stare sempre un passo avanti alle città che lo circondano.

Altro che complesso di inferiorità.

Avvertenze: gli spifferi potrebbero non dire tutta la verità, ma non raccontano mai bugie

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