Area Franchi, PD Bastia, chi usa parole fuorvianti?

E soprattutto coloro che si dichiarano non cementificatori sono quelli che continuano a voler far costruire palazzi

Vince il NO, Giacomo Giulietti, Bastia, Pd dovrà fare profonde riflessioni

Area Franchi, PD Bastia, chi usa parole fuorvianti?

da Giacomo Giulietti (Segretario PD Bastia Umbra)
BASTIA UMBRA – Ancora una volta il silenzio dell’amministrazione sarebbe stato più consono. Chi usa parole fuorvianti è chi disegna un quadro dell’area Franchi lontano dalla realtà dei fatti. Il progetto in corso è derivante da scelte a totale ed esclusiva responsabilità delle giunte Ansideri. L’originale Piano Salgado tirato in ballo è stato totalmente disatteso dalla stessa amministrazione Ansideri dal momento che la ragione per cui esso nasceva, ovvero la delocalizzazione dell’insediamento produttivo, è totalmente scomparsa dall’attuale piano esecutivo. Che fine fa il sito produttivo?

Non solo. Le metrature previste dal Piano Salgado non solo sono state aumentate di circa 40.000 metri cubi ma i volumi sono stati quasi interamente concentrati in una parte dell’area a ridosso del percorso verde e del fiume Chiascio.

Non è tutto. La costruzione del sottopasso, data nuovamente per imminente, era stata data come tale già nell’ottobre 2013 dal Sindaco Ansideri. Concetto di imminenza alquanto singolare.

Appare inoltre irrituale la procedura scelta per il rilascio della concezione edilizia che normalmente è concessa dietro il pagamento concreto degli oneri di urbanizzazione e non a fronte di un impegno a pagare.

Infine, dopo 9 anni di governo della città, sarebbe ora di iniziare a fare un bilancio della propria attività amministrativa anziché continuare con la perenne litania dei cementificatori di sinistra. Quando Bastia era amministrata dal centrosinistra sono sorti quartieri (Borgo I°Maggio e XXV Aprile) e si costruivano palazzi – a volte senza dubbio anche male –perché c’era un’elevata domanda residenziale. Si costruiva perché c’era lavoro, e le case o gli appartamenti erano venduti già prima che si iniziasse a costruirli.

Oggi coloro che si dichiarano non cementificatori sono gli stessi che progettano palazzine in un’ansa del fiume (progetto fortunatamente bocciato dalla Sovrintendenza), che spostano volumi di stalle da Costano al cono panoramico di Assisi, che aumentano i volumi previsti per l’area Ricciarelli e che prevedono sul PRG la possibilità di potenziale ulteriore urbanizzazione per altri 72 ettari.

E soprattutto coloro che si dichiarano non cementificatori sono quelli che continuano a voler far costruire palazzi nonostante a Bastia vi sono appartamenti sfitti o invenduti da anni, nonostante lavoro non ce ne sia e nonostante si assista negli ultimi anni ad un calo della popolazione. Per chi si costruisce?

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