
Il PD accusa la destra di strumentalizzare ogni evento locale
Nel dibattito cittadino di Bastia Umbra si accende la polemica attorno alla cena in piazza, appuntamento estivo recentemente al centro di critiche da parte delle opposizioni. Secondo la Segreteria del Partito Democratico, i toni utilizzati da esponenti di destra sarebbero l’ennesima dimostrazione di una politica ridotta a post e commenti social, priva di costruttività e finalizzata solo ad alimentare dissenso.
Il nodo della discussione riguarda la gestione dell’evento e, in particolare, le modalità organizzative adottate per garantire sicurezza e inclusività. A detta del PD, le lamentele sollevate in queste ore sembrano ignorare una realtà ben più rilevante: la sicurezza non è una novità introdotta oggi, ma un criterio che dovrebbe valere sempre, anche per gli eventi promossi in passato.
La nota diffusa sottolinea che le precedenti edizioni delle manifestazioni estive, curate dalla vecchia amministrazione, non offrivano sempre le garanzie necessarie. In molti casi, evidenziano i Democratici, la gestione era completamente esternalizzata, con il rischio di affidare anche aspetti fondamentali come la sicurezza a soggetti terzi, senza controllo diretto.
L’attuale amministrazione, rivendica il PD, ha invertito la rotta: meno improvvisazione, più trasparenza nelle procedure e un maggior numero di determine per formalizzare ogni fase dell’organizzazione, come dimostrerebbe il confronto tra le edizioni 2024 e 2025 di “Bastia Estate”.
Un elemento che viene definito emblematico è l’incoerenza di chi, solo pochi giorni fa, chiedeva il massimo rigore in tema di sicurezza per un evento al Conservone, mentre oggi si scaglia contro le stesse precauzioni applicate alla cena pubblica. Criteri considerati essenziali in un contesto diventano improvvisamente “burocrazia” quando non coincidono con la propria posizione politica.
Inoltre, il comunicato segnala con amarezza che alcuni partecipanti alla cena, perfettamente consapevoli dell’obbligo di prenotazione – introdotto proprio per garantire l’ordine pubblico – hanno poi criticato sui social la stessa regola a cui avevano aderito. Un comportamento che, secondo il PD, riflette una strategia pretestuosa e priva di coerenza.
Il Partito Democratico parla apertamente di una campagna sistematica di discredito, che mira a trasformare ogni iniziativa in un caso mediatico. Un approccio che, secondo i firmatari della nota, danneggia lo spirito di comunità più di qualsiasi barriera fisica posta a protezione degli eventi.
In conclusione, il PD invita la destra cittadina a tornare alle polemiche terminologiche, da “pic nic” a “cena”, da “Conservone” a “Torre dell’Acqua”, lasciando intendere che, almeno in quel campo, le loro energie risultano più coerenti con le effettive capacità dimostrate.
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