Rilancio del PD, la segreteria regionale accoglie l’invito dell’assemblea

PERUGIA – “Relativamente a quanto emerso nell’assemblea comunale del Pd di Perugia, la segreteria regionale si dichiara pronta (in conformità a quanto già accaduto a Spoleto e Bastia) a coadiuvare un percorso che senza tentennamenti porti ad una profonda trasformazione del Partito della città. Un progetto che in qualche settimana, per poi tornare alla legittima valutazione dell’assemblea sui percorsi da intraprendere, promuova un’organizzazione interna capace di interloquire innanzitutto con quei 14.000 mila perugini che hanno deciso di non confermare la fiducia al Pd e al centrosinistra nel turno di ballottaggio. E che, contestualmente, contribuisca a costruire un’agenda politica nuova per la città di Perugia, attingendo anche a quelle risorse rimaste per troppo tempo ai margini di un partito spesso chiuso e autoreferenziale e alle quali chiederemo un impegno diretto nella partecipazione a questo percorso al fianco del segretario Giacopetti che ieri, sollecitato dai numerosi interventi dell’assemblea, ha dichiarato la propria disponibilità a lavorare nelle prossime settimane proprio con questo obiettivo”.

Così il segretario regionale del Pd Umbria Giacomo Leonelli. Che aggiunge: “Non è utile la ricerca di capri espiatori, così come sarebbe ancora peggio mettere la testa sotto la sabbia rispetto a quanto accaduto. Peraltro anche il cercare facili scorciatoie o fasi nuovamente divisive rischierebbe di riportarci indietro ad un dibattito tra soli tesserati, senza intaccare quei deficit strutturali che il Partito Democratico di Perugia ha dimostrato, riproducendo così solo una sterile conta tra correnti”.

“Serve piuttosto – ancora Leonelli – colmare in fretta quel ‘gap’ tra il Pd che a livello nazionale sfonda il 40% e che invece in Umbria perde alcuni strategici ballottaggi, a cominciare da quello di Perugia. Per farlo servono dunque l’umiltà di mettere in discussione modelli consolidati e il coraggio di promuovere persone e contenuti in grado di tornare a dialogare con la città, in particolare con chi ci ha voltato le spalle l’8 giugno.

Proprio per questo, rinnoviamo dunque a tutti quei cittadini che ci seguono con interesse, che votano alle nostre primarie, ma che fino ad oggi sono rimasti alla finestra, l’appello ad aderire al Pd di Perugia e ai suoi circoli. Abbiamo bisogno di voi, per ricostruire un partito sempre più aperto alla società, così da tornare presto a vincere”.

 

 

5 Commenti

  1. “Serve piuttosto – ancora Leonelli – colmare in fretta quel ‘gap’ tra il Pd che a livello nazionale sfonda il 40% e che invece in Umbria perde alcuni strategici ballottaggi, a cominciare da quello di Perugia. Per farlo servono dunque l’umiltà di mettere in discussione modelli consolidati e il coraggio di promuovere persone e contenuti in grado di tornare a dialogare con la città, in particolare con chi ci ha voltato le spalle l’8 giugno.”

    Quindi calando questa considerazione del segretario regionale nella nostra realta Bastiola vorrebbe dire mai più vecchi ed arroccati dirigenti politici e soprattutto mai più loro cloni ?

  2. Soprattutto mai più sposare le cause perse in partenza…farsi fotografare con sorrisi a tutta bocca…dire sciocchezze agli elettori sapendo di mentire…abbracciare e utilizzare Renzi…e altre cosucce! E soprattutto non insistere e non perseverare!!!

  3. Direi che per Bastia ancora si stà perseverando. La creatura politica nata dal vecchio spirito del PD si muove nel disperato tentativo di cosolidare la propria Leadership, il modo di fare è lo stesso, lasciamo fuori chi non ci piace è ascoltiamo solo chi ci da ragione. Peggio ancora sarebbe ammantare con il rinnovamento, pur necessario, l’epurazione nel PD. Legati più dalla solidarietà della sconfitta che da un vero progetto politico, partiti e personaggi diversi tra loro, continuano nella ricerca di un progetto comune, che non può venire, manca la visione e l’autorevolezza. Sentirsi nel giusto escludendo è come correre fuori pista e non trovare il traguardo. Il tempo e gli eventi per la seconda volta hanno dimostrato che le forzature non portano risultati, il PD rinasce solo se si apre per davvero, se è partito progetto in continuo divenire di idee……..

  4. Soprattutto manca l’analisi SERIA di ciò che è successo! È solo da lì che si può ripartire…senza arroganza o supponenza…poi si costruisce un progetto e si individuano le persone autorevoli per guidarlo! Guai a continuare a ripetere le favole della campagna elettorale per dimostrare che “io l’avevo detto” oppure “avevamo ragione noi”. E poi BASTA con la favola della sinistra unita. In Italia non lo è mai stata e ha perso sempre!! Del resto Renzi governa con il centro destra e ha fior di oppositori alla sua sinistra.

  5. Oggi nel PD fingono di stare insieme solo per consumare vendette di basso cabotaggio personalistico e questo danneggia prima il partito ed in prospettiva la città.
    La candidata sindaca per altro ha pure formato un gruppo consiliare a parte.
    Brozzi dopo la sua uscita di scena per aver perso una guerra che sembrava vinta sta facendo avvelanare l’ acqua dei pozzi dai suoi piccolissimi servitori.

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