Salvaguardia pini, Lungarotti, Giunta assuma sua responsabilità

Basta con le scuse, la salvaguardia dei pini è ora

Salvaguardia pini, Lungarotti, Giunta assuma sua responsabilità

Salvaguardia pini, Lungarotti, Giunta assuma sua responsabilità

L’amministrazione attuale deve abbandonare la retorica che addossa le responsabilità sulla precedente giunta riguardo la questione dei pini. È giunto il momento di dimostrare di essere un organo di governo serio e responsabile. Sono, in sintesi, le parole di Paola Lungarotti, ex sindaco di Bastia Umbra. La prof, dopo giorni di polemiche politiche, ha sbottato!

Facciamola finita una volta per tutte. È ora che l’amministrazione attuale esca dalle mistificazioni e si ponga come serio e responsabile organismo di governo.

Nell’ultimo capitolo della storia, che ultimo non sarà, in cui entrano altri soggetti e più precisamente il Comitato “salviamo i pini”, perché il suo silenzio era diventato una pietra tombale, si legge di nuovo “Tuttavia, il sindaco e gli assessori hanno fatto notare che le procedure già avviate dalla precedente amministrazione limitano la loro possibilità di intervento”.

Basta con questa farsa.

Le limitazioni non sono preclusioni, proprio su queste limitazioni è stato costituito un Comitato e l’assessore Ansideri ha vinto le elezioni. Ora le superino, dimostrino così, una volta per tutte, di aver ragione sulle scelte operate dall’ amministrazione precedente che, a differenza loro, ha sempre dichiarato di aver scelto la salvaguardia e l’incolumità pubblica e ha intercettato le risorse sia pubbliche che di bilancio con l’obiettivo della manutenzione straordinaria delle strade e interventi nei sottoservizi, prioritariamente le strade, subordinatamente i pini.

La contrattualistica è superabile, basta metterci risorse ed operare una variante al progetto.

Il Comitato si è accontentato di una banale giustificazione da parte dell’amministrazione attuale sul perché non richiedere una controperizia “ non ha manifestato l’intenzione di affidare questo incarico a un nuovo tecnico, preferendo continuare a lavorare con l’agronomo già designato, noto per le sue precedenti posizioni”.

Perché non lo può fare?

Anche il Comitato da incendiario e diventato pompiere, “si propone di rimanere vigilante per garantire che le promesse fatte vengano mantenute e che i pini siano tutelati”. Che farsa, ma molto più che ipocrisia

Il Comitato già sapeva a quale destino sarebbero andati incontro i pini, diversamente oggi manterrebbe le stesse posizioni, porterebbe avanti le stesse battaglie non sul futuro, come ha dichiarato arrampicandosi sugli specchi, ma sul presente.

Il Comitato poi patetico nell’ argomentare l’ abbattimento già avvenuto di quattro pini. Patetico. Perché è fazioso, politicamente schierato, la crociata intrapresa nel 2023 era solo la facciata per battaglie ideologiche di ordine politico e non ambientaliste. E ora andare contro la sua stessa amministrazione è come “darsi la zappa sui piedi”, quindi da incendiario a pompiere. Che farsa, che fine triste per i 2000 firmatari che hanno apposto la firma con tanto entusiasmo e convinzione a sostegno di una grande battaglia di valori e di principi. Che farsa.

2 Commenti

  1. Analisi del problema dell’abbattimento dei Pinus pinea
    nell’area di v. San Francesco a Bastia Umbra
    di Paolo Ansideri.
    I. Dichiarazione dei valori di riferimento
    Valore storico-paesaggistico-culturale
    I viali alberati dell’area Viale Umbria – Viale Giontella rappresentano, per quella zona di Bastia Umbra, un elemento connotativo e identitario del paesaggio storico urbano.
    Valore ambientale
    Le alberature sono fonti di beneficio ambientale nella città, in quanto a ossigenazione, mitigazione delle temperature, contrasto all’inquinamento atmosferico ecc..
    Valore naturalistico
    La funzione di riequilibrio svolta dallo spazio naturale nei confronti dello spazio costruito rappresenta un fattore determinante per la qualità del rapporto sociale e culturale dei cittadini con l’ambiente di residenza.
    In virtù di questi valori Progetto Bastia si oppone all’abbattimento dei pini previsto dalle riqualificazioni delle vie S. Francesco, Marsala e Manzoni ed avendoli sempre presenti sviluppa questa analisi critica sui due documenti cardine del progetto: la Relazione Tecnica Generale (del progetto definitivo e di quello esecutivo) e la Relazione principio DNSH (non arrecare danno significativo)
    Il testo prosegue nel file PDF da scaricare qui sotto
    Egregio assessore i valori di riferimento dove sono andati a finire??????
    sicuramente nel cestino di carta straccia come pure tutta la battaglia da lei fatta e promossa tramite il comitato sono andati nell’immondizia.Il suo atteggiamento e il suo operato alla salvaguardia dei pini nulla aveva di GREEN MA SOLAMENTE ARRIVISMO POLITICO. A PRESTO ALTRE SUE PUBBLICAZIONI E PAROLE DEL COMITATO.

  2. di Paolo Ansideri, 21 settembre 2023 – V. 14
    1. Aspetto storico-paesaggistico
    Uno dei nostri punti di contestazione del progetto, se non il principale come dai valori di riferimento
    citati in premessa, è il mancato riconoscimento, da parte dell’amministrazione, del valore storico,
    culturale e paesaggistico dei viali alberati. Se questo valore fosse stato fatto proprio, si sarebbero
    impartite linee guida progettuali volte sia alla salvaguardia delle opere pubbliche che del patrimonio
    arboreo.
    Nonostante ed in aperta contraddizione con quanto segue nella relazione tecnica del progetto Giontella-
    S. Francesco (la volontà dell’abbattimento), si riconosce tuttavia, nell’incipit della stessa, all’asse viario
    la natura di viale in qualche modo unico, un segno urbanistico concepito a suo tempo come identitario e
    connotativo dell’area in relazione al complesso cittadino. (…”Non è un caso che Viale Giontella e Viale
    San Francesco siano state identificate come «Viali». Si evince la volontà, a suo tempo, di esprimere
    l’importanza di queste vie in relazione alla città …”)
    Importanza che avrebbe meritato appunto una tutela anziché una cancellazione.
    Altro aspetto controverso è la dichiarazione di non voler procedere a nessun reimpianto “…considerato
    l’alto numero di piante che insistono lungo il viale … “, ma questo punto, pur interessando l’aspetto
    prettamente paesaggistico, verrà trattato nella sezione legale-normativa in quanto richiama direttamente
    articoli di leggi regionali.
    Egregio assessore e “comitato salviamo i pini” questo aspetto storico paesaggistico ora non è più importante???????????????????????????
    A presto.

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