
Intrighi politici a Bastia, perché Lega invia emissario da Umbertide?
Intrighi politici a Bastia – Come mai, per decidere la ricandidatura di Paola Lungarotti alla carica di sindaco di Bastia Umbra, la Lega invia un “emissario” da altri comuni, e segnatamente da Umbertide?. Ma che, per caso, i referenti territoriali del partito del “Carroccio” di Assisi Bastia – Pastorelli e Pasqualoni ndr – non hanno l’autorevolezza o le capacità per partecipare ad un incontro?
Vertice che c’è stato nei giorni scorsi a cui avrebbero partecipato anche gli altri leader provinciali dei partiti di Centro Destra, Fiammetta Modena (Forza Italia) e Marco Squarta (per Fratelli d’Italia), pare anche ci fosse Nilo Arcudi. Si sa perfettamente quanta tensione ci sia tra le forze di maggioranza sull’ipotesi della ricandidatura di Lungarotti. Sembra assai strano che, chi in passato già aveva “sbarrato la strada” alla ex preside per la corsa alla poltrona di sindaco di Bastia, schierano Catia Degli Esposti (ora Civica ndr), venga escluso da una riunione così importante.
Parliamo di Stefano Pastorelli che della Lega è anche vertice regionale nella massima istituzione. Ci farebbe piacere, se queste ipotesi corrispondessero come temiamo a realtà, sapere dalla voce dell’attuale segretario regionale della Lega, Augusto Marchetti (parlamentare), come mai i referenti territoriali del partito di Alberto da Giussano, di Assisi Bastia Umbra, non siano stati coinvolti?
Sono loro che conoscono, meglio di tutti, gli umori della città. Sono loro che, nel corso dei mesi passati, hanno raccolto le opinioni di chi in realtà in città non vuole proprio la ricandidatura della sindaca uscente.
Per chiudere, ogni tanto farebbe anche piacere sapere che il territorio possa decidere le proprie sorti. A fronte di tutto ciò, non sarà lontano il tempo in cui si tireranno le somme di tutto questo. Chiaro che Pastorelli e Pasqualoni hanno storto il naso, e ne hanno ben donde, ma crediamo che nemmeno il territorio abbia apprezzato la “sortita” da altro comune di un amministratore leghista che con Bastia non “c’azzecca niente”.
a mio avviso, i territori devono trovare
la quadra su quale figura è più rappresentativa per i loro bisogni….i vertici la devono smettere con le scelte di equilibrio ed è giusto che li stanno liquidando…pensano solo alla loro carriera o degli amici….il caso Bastia aprirà una riflessione su tutti i comuni..Se i cosiddetti vertici pensano di imporre…il risultato è l’astensionismo… occhio la gente è nauseata…riflettete, riflettete…
Bastia è la conferma della politica che viene imposta e manovrata da soggetti non appartenenti al territorio. i partiti a livello regionale voglio spartirsi i territori , senza tenere in alcun conto i propri elettori. il sindaco lungarotti,al ballottaggio a preso i voti della lega, ma ormai aveva già deciso chi fossero gli assessori. una considerazione da semplice cittadino , l’amministrazione di centro destra a Bastia ha evidenziato i suoi limiti e quindi è tempo di cambiamento
, poi in democrazia ognuno è libero di fare le scelte che vuole, l’elettore in libertà deciderà.