
Alla scoperta di angoli sconosciuti di Bastia Umbra
da Antonio Mencarelli
Attraversando le viuzze della parte più antica di Bastia e osservandone le tracce del passato edilizio, trovandomi in piazza Matteotti a ridosso dell’edificio del ex municipio, per la prima volta lo sguardo mi si è posato su un angolo dimenticato e inosservato forse per il traffico continuo che percorre durante tutta la giornata Via dell’Isola romana.
Si tratta di una edicola posta nei pressi del cosiddetto “arco di Domenico Campalastri”, il mugnaio che aveva il suo piccolo molino pochi passi al di fuori delle mura sin dalla metà dell’800 e contiene un dipinto purtroppo malandato e offuscato che però lascia intravedere l’immagine di una Madonna. È protetto da una grata messa a protezione a significare un passato interesse per la sua incolumità.
Segnalo la cosa ai cittadini e a chi di dovere perché si intervenga come tanti anni orsono fu fatto per l’edicola votiva di Via del Teatro, chiamata la “Madonna della seggiola” che si può vedere anche oggi in tutta la sua graziosità.
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