
Esposizione fino al 1º maggio con opere realizzate anche con vino rosso
Elisabetta Rogai in mostra – Prosegue con grande affluenza a Bastia Umbra, negli spazi di piazza Moncada, la mostra “Dalla tela al marmo” dell’artista fiorentina Elisabetta Rogai, prima tappa umbra di un percorso espositivo che unisce tradizione e innovazione. L’evento, inserito nel programma del 50º anniversario della Mostra Antiquaria di Assisi e in linea con le celebrazioni del Giubileo e dell’ottavo centenario del “Cantico delle Creature”, rimarrà aperto fino al 1º maggio.
Elisabetta Rogai, pittrice toscana con cinquant’anni di carriera, è riconosciuta a livello internazionale per la sua tecnica denominata “EnoArte”, che prevede l’utilizzo esclusivo di vino rosso al posto dei pigmenti tradizionali. Questa peculiarità l’ha portata a esporre in numerosi Paesi, conquistando collezionisti e critici.
In questa occasione, l’artista presenta sei opere: quattro tele (“Resilienza” del 2021, “Sliding doors” del 2012, “Fra le ginestre” del 2019 e l’inedita “Lo sguardo” del 2023), un dipinto su denim (“Sulle spalle del passato” del 2022) e una scheggia di marmo delle Alpi Apuane, intitolata “Melanconia” (2023), anch’essa dipinta a vino. Quest’ultima è collocata su una consolle ottocentesca prestata da Velona Antichità di Firenze.
L’esposizione ha già registrato un notevole afflusso di visitatori, tra cui il critico d’arte Bruno Corà, galleristi e giornalisti specializzati.
Una carriera tra riconoscimenti e innovazione
Elisabetta Rogai vanta un percorso artistico ricco di successi, con partecipazioni in prestigiose sedi internazionali tra cui Washington, Hong Kong, Cannes e Venezia. Nel 2014 è stata nominata “Artista dell’anno” dalla Friends of Arts Foundation, mentre nel 2015 ha realizzato il Drappellone del Palio di Siena, legato al tema di Expo Milano.
Tra le sue opere più significative spiccano il ritratto di Oriana Fallaci per il Consiglio Regionale della Toscana e un affresco celebrativo per i 70 anni della Scuola di Guerra Aerea di Firenze, unica donna chiamata a tale incarico dopo maestri come Pietro Annigoni.
La sua tecnica “EnoArte” rappresenta una fusione tra pittura ed enologia: il vino, steso sulla tela, modifica la sua tonalità nel tempo, passando dal rosso porpora all’ambrato, per poi stabilizzarsi senza perdere luminosità. I soggetti preferiti dell’artista includono figure femminili, cavalli e rapaci, spesso ritratti in atmosfere introspettive.
Nel 2020, in occasione del 66° Festival Pucciniano, ha esposto al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, dove ha donato alla Fondazione Festival una sua interpretazione di Cio Cio San realizzata con vino. Ha inoltre partecipato a eventi istituzionali come il G20 dell’Agricoltura a Firenze, con una mostra a Palazzo Vecchio.
Tra i riconoscimenti, spicca il titolo di “Accademica d’onore” conferitole nel 2015 dall’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Collabora inoltre con Ars Pace, organizzazione internazionale con sede ad Assisi, impegnata nella promozione della pace attraverso l’arte.
L’esposizione di Bastia Umbra conferma il ruolo di Elisabetta Rogai come una delle voci più originali dell’arte contemporanea italiana.
Complimenti ad Elisabetta Rogai per l’opera di realizzazione e la professionalità. Grazie per la collaborazione dell’esposizione a Bastia Umbra città e la cortese concessione da parte dell’Amministrazione Comunale.