Io e Oriana, il libro di Magdi Cristiano Allam, presentazione a Bastia Umbra

Allam 2008 ha abiurato l’Islam convertendosi al cristianesimo

Io e Oriana, il libro di Magdi Cristiano Allam, presentazione a Bastia Umbra

Io e Oriana, il libro di Magdi Cristiano Allam, presentazione a Bastia Umbra
di Marcello Migliosi
BASTIA UMBRA – «Io e Oriana. A dieci anni dalla morte di Oriana sento il dovere di raccontare un’esperienza estremamente significativa della mia vita che, da un lato, mi ha donato una straordinaria soddisfazione intellettuale e interiore, dall’altro è stata un fattore vitale per la rivisitazione delle mie scelte di fondo, culminando nell’adesione alle idee di Oriana», sono le parole di Magdi Cristiano Allam che, sabato 28 gennaio alle 11, sarà a Bastia Umbra per presentare il suo libro.

L’iniziativa è stata organizzata all’interno della sede del Piccolo Carro in via delle Querce, 3.  «Io e Oriana», il libro-tributo che Allam ha scritto a 10 anni dalla morte della Fallaci per raccontare la storia di un incontro diventato un’amicizia profonda ma anche, come scrive, il passaggio del testimone dalla scrittrice toscana al collega egiziano.

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Allam, che nel 2008 ha abiurato l’Islam convertendosi al cristianesimo, riconosce al percorso fatto con la Fallaci parte della sua intima riflessione sull’Islam e, negli anni del terrore seminato nel mondo dall’Isis, arriva a concludere che «sull’Islam, aveva ragione lei».

«Quando nella notte della Veglia Pasquale il 22 marzo 2008 decisi di abiurare l’islam – scrive Magdi Crisiano Allam – e di convertirmi al cristianesimo, compresi che Oriana aveva ragione nell’indicare specificatamente l’islam come la radice del Male. Noi tutti oggi – scrive Allam -, volenti o nolenti, siamo debitori a Oriana. Lei è stata indubbiamente la voce che più di altre ha saputo scuotere le nostre coscienze, ha saputo costringerci a guardare in faccia alla realtà della guerra scatenata dal terrorismo islamico nel nome dell’islam. Noi tutti abbiamo il dovere di dire: “Grazie Oriana”».

Ancor prima della sua morte il 15 marzo del 2006 lo scrittore prese atto che Oriana aveva ragione nel considerare i terroristi islamici la vera rappresentazione dell’islam e nel condannare anche i sedicenti “musulmani moderati” che ci impongono la legittimazione dell’islam come religione e la costruzione delle moschee.

Designato, come scrive, ad essere «suo unico erede spirituale», Allam riconosce apertamente, quindi, di condividere le idee dell’autrice de «La rabbia e l’orgoglio» e «La forza della ragione».

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