
Lo scrittore con il taccuino, tra paure, musica e videogiochi
Lo scrittore con il taccuino – Giovedì 12 gennaio, presso l’Auditorium Sant’Angelo di Bastia Umbra, alcune classi della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato lo scrittore Daniele Nicastro, siciliano di origine ma residente in Piemonte. L’incontro, realizzato grazie alla collaborazione con la libreria Mondadori di Santa Maria degli Angeli, è avvenuto all’interno del progetto lettura della scuola e ha coinvolto alcune classi seconde relativamente al libro “ Il ponte dei cani suicidi” (una narrazione che scorre tra giallo e horror) e le classi terze con “Vengo io da te”, un romanzo di formazione ricco di colpi di scena.
Lo stesso Nicastro ha rivelato di aver sempre amato la lettura e di aver scritto fin dalle scuole medie ma di non aver concluso alcun romanzo almeno fino ai trent’anni quando ha deciso di presentare il suo primo libro ad una piccola casa editrice indipendente, che glielo pubblicò senza molto entusiasmo. Nonostante tutto lui ha sempre creduto a questa sua passione e inclinazione e ha continuato a scrivere prima come Ghost writer poi, piano piano, ha scommesso su se stesso. Ha iniziato così a dare voce alle storie trascritte sul taccuino che porta sempre con sé. Ora, oltre a scrivere libri per ragazzi e articoli per Focus Junior, sta tentando di pubblicare il suo primo fumetto e ha tante altre storie nel cassetto.
Nicastro ha risposto alle tante domande e curiosità poste dagli alunni che hanno riguardato per lo più i libri letti ma anche la sua sfera personale.
Il ponte dei cani suicidi prende spunto da un fatto di cronaca: il suicidio di almeno 300 cani da un ponte in Scozia, evento che non ha trovato alcuna logica spiegazione.Il libro è stato l’occasione per parlare della Paura e di tutte le paure che attanagliano piccoli e grandi, poiché tutti noi abbiamo avuto o avremo una Creatura da affrontare e da cui non sfuggire.
Poi è stata la volta delle classi terze e quindi del romanzo Vengo io da te, in cui i protagonisti, Giada e Nico, comunicano tra loro con la musica indie e con i videogiochi. Anche in questo caso Nicastro è stato letteralmente travolto dall’entusiasmo degli studenti. Le domande si sono alternate all’ascolto di brani indie e alla visione di un fumetto realizzato da una classe.
Vengo io da teè un romanzo coraggioso che tocca tematiche socialmente forti come l’isolamento, la difficoltà di comunicare con gli altri, la conflittualità con i pari, i genitori e con gli adulti in genere.
Il successo di questo incontro ha dimostrato ancora una volta quanto la scuola abbia a cuore non solo l’istruzione dei propri studenti, ma anche la formazione della Persona e l’arricchimento umano nella fase di crescita più importante.
L’autore è arrivato al cuore e alla mente dei ragazzi, facendo comprendere loro che leggere è soprattutto un modo per scoprire se stessi e rendersi migliori.
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