
Morte Samuele De Paoli, la Procura generale chiude le indagini
Morte Samuele De Paoli – Oggi 28 novembre questa Procura Generale di Perugia ha comunicato agli interessati l’avviso di chiusura delle indagini relative alla morte di Samuele De Paoli. L’avviso ipotizza il reato di omicidio preterintenzionale a carico di persona identificata, nei cui confronti in primo tempo era stata chiesta l’archiviazione.
Podcast dell’intervista con l’avvocato Francesco Gatti
[su_panel border=”2px solid #625f59″ padding=”5″ shadow=”-1px -1px 13px #c0beba” radius=”14″ text_align=”center” target=”blank”][player id=’55144′][/su_panel]Morte Samuele De Paoli, procuratore Sottani avoca a sé indagine 🔴 [Video intervista]
Si suppone che la morte sia avvenuta per “afferramento” violento del collo della vittima, con un’azione compressiva esercitata nella regione corrispondente alla biforcazione carotidea destra, in prossimità dell’angolo mandibolare.
[su_panel color=”#000000″ border=”2px solid #101010″ shadow=”-1px -1px 12px #c3b5b5″ radius=”14″]La Procura Generale, diretta da Sergio Sottani, dopo aver proceduto ad avocare a sé il procedimento, ora all’esito di ulteriori accertamenti ritiene di non condividere la richiesta formulata in precedenza, senza necessità allo stato di un supplemento medico legale.[/su_panel]In conseguenza dell’avviso oggi comunicato da questa Procura Generale, la persona sottoposta ad indagini può chiedere di essere interrogata oltre che formulare istanze investigative e memorie difensive.

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L’avvocato, Francesco Gatti, legale della trasmessale Patrizia Pinheiro
“Prendiamo atto dell’avviso oggi notificato, che, sulla base di quanto si legge, non si baserebbe su ulteriori accertamenti medico legali, ma solo su una rivalutazione di quanto già effettuato in precedenza. Come sempre sottolineato, ci difenderemo serenamente avanti all’Autorita’ Giudiziaria competente, comunque certi dell’azione difensiva della mia assistita. Non è un omicidio volontario, ma è comunque un omicidio oltre l’intenzione – dice l’avvocato Gatti -. Ho già sentito la mia assistita che mi ha detto: «Non è vero, io mi sono soltanto difesa».
Come sempre lei ha mostrato ampia collaborazione, non si è sottratta a nessun accertamento. Ovviamente avremo il tempo più avanti dopo che avrò consultato gli atti contenuti nel fascicolo. Non c’è stato accertamento tecnico ulteriore, qui abbiamo un accertamento irripetibile, nessun supplemento di indagine. Vedrò se ci saranno altri accertamenti, altre attività di indagine. Spetterà al giudice valutare”.
Purtroppo si è ancora protratti a mantenersi nella linea in cui ogni anno circa il 60% dei procedimenti penali nel nostro paese vengono archiviati.
L’avviso della conclusione delle indagini interpella l’imputato del reato di cui è accusato, di nominare un difensore di fiducia di visionare copia di tutti gli atti di indagine ciò indica una prosecuzione agli atti di qualunque reato commesso.
Grazie per l’attenzione