
No centro accoglienza, uno striscione compare alla ex Villa, ma qualcuno lo ha strappato
E’ durato qualche minuto, poi qualcuno ha avuto la brillante idea di strapparlo. Uno striscione lungo 11 metri con scritto “No centro accoglienza” è comparso a Bastiola attaccato lungo un lato dell’ex Hotel La Villa. E’ stato realizzato da un gruppo di cittadini bastioli per manifestare il malcontento sulla trasformazione dell’ex albergo in una struttura di accoglienza per migranti. La sua presenza è durata un attimo, nemmeno il tempo di un respiro ed è sparito subito. Qualcuno lo ha fatto togliere. Non si sa chi sia stato, sta di fatto che il malcontento della gente rimane.
La struttura ormai chiusa da alcuni anni non sarebbe idonea ad accogliere persone tant’è che il Corpo di Polizia Locale e i tecnici del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio hanno rilevato violazioni alla normativa edilizia in corso di esecuzione. Queste irregolarità hanno portato alla notifica dell’Ordinanza n. 28 del 08/03/2024, volta a sospendere immediatamente i lavori, con la possibilità di revocarla una volta regolarizzate le contestazioni.
L’ex albergo è stato scelto come accoglienza profughi dall’Arci Solidarietà che ha vinto il bando per il terzo settore. La prefettura, intervenuta sulla vicenda, ha ribadito l’importanza di decisioni tempestive nell’affrontare l’emergenza migranti, sottolineando che l’accoglienza sarà limitata a un numero esiguo di donne e bambini, con la presenza di operatori di Arci Solidarietà per garantire assistenza.
Nei giorni scorsi pure l’amministrazione comunale aveva dato il suo parere negativo a trasformare la Villa in un centro accoglienza, dichiarando che la struttura non è appropriata a tale scopo.
Avete pienamente ragione!! Ma come si fa a togliere uno striscione chiaramente firmato, appeso in pieno giorno, su un muro pubblico??? Come ha potuto, lo strappatore anonimo, osteggiare così chi ha avuto il coraggio di metterci la faccia?? Non lo giustifica nemmeno il timore di olio di ricino e manganello. E nemmeno il sospetto che chi scrive on line scrive anche striscioni. E nemmeno la sua presa di posizione contro civili cittadini, mica ignoranti…..men che meno razzisti!
Che uno sparuto gruppo di gente, con probabili interessi urbani personali, debba fare la guerra a mamme e bambini che fuggono dalla disperazione, lo trovo allucinante. Ma soprattutto stona vedere che l’articolo successivo parli degli aiuti umanitari portati dagli scout ai migranti come azione meritoria.
Il messaggio finale sarebbe alla Cettola Qualunque? “Cosa posso fare io per aiutare i poveri e i bisognosi? ‘Na beata minchia!” E aggiungo io, se fosse necessario, basta che sia lontano da casa mia.
Caro lettore, a scrivere l’articolo è stata la vicedirettore del giornale, che no risiede certo a Bastia Umbra. Tenga a freno la lingua
Caro Andrea, se non è d’accordo nessun problema, ma questo non le dà il diritto di insultare, tanto più che a scrivere un articolo è stata una donna che nessuna relazione ha con lo “striscione”. Ma è forse stato lei a toglierlo?