
da Gabriela Stangoni
Grande affluenza di pubblico alla inaugurazione del Laboratorio Artigianale delle Idee ,lo spazio in Piazza Mazzini della candidata Sindaca Simona Carosati. L’ex Bar Centrale, completamente ristrutturato ,come sede ideale per lavorare al centro della Città e per la Città e sviluppare idee nuove e programmi per tornare a sognare..come dice Simona ,in un futuro che ha le sue radici nel passato,per rilanciare l’imprenditoria dei giovani,per programmare la”Smart City”, per prendere contatti con i pensieri positivi e costruttivi di chi ha a cuore il futuro della nostra città e dei nostri figli. È stata una festa piena di allegria ,di musica,di colori …di donne e di uomini di bambini e bambine ,insomma di famiglie della nostra Comunità ,che vuole tornare a sentirsi solidale.
Ma nel grande laboratorio delle idee della sinistra unita (?!?!) e nell’ innovativo movimento delle donne (!?!?) chi c’è, la figlia di Boccolo e la moglie di Zeppa? Allora stem bene…
Quando delle cittadine decidono di partecipare e si impegnano per il bene della collettività non si può non esserne lieti. Esprimo apprezzamento per questa iniziativa.
Domando alla dottoressa Carosati se è consapevole del grande valore che la partecipazione di queste cittadine costituisce? Se avverte, pienamente, il senso di responsabilità che è dovuto nei confronti del loro impegno e delle loro aspettative?
Pongo questi interrogativi perchè non riesco, francamente, a capire come possa la candidata a sindaco del PD pronunciare parole come “scardinare la vecchia gestione” e, nel contempo, accogliere il sostegno di personaggi politici come:
Bocci
vedi http://www.bastiaoggi.it/cronaca/simona-carosati-ringrazia-il-sottosegretario-giampiero-lbocci-6763/)
Marini
vedi http://www.bastiaoggi.it/politica/marini-bastia-per-sostenere-carosati-lintervista-su-bastia-e-dintorni-6479/
e, ovviamente, del segretario Brozzi.
Che cosa rappresentano secondo lei costoro? Il nuovo? Il cambiamento?
Come si può pensare di recuperare la fiducia dei cittadini, in questo modo?
Pensa, forse, la dottoressa Carosati che è sufficiente non far comparire i simboli dei partiti nei manifesti elettorali per realizzare quel doveroso ed indispensabile distacco da quel sistema, quella gestione, che ha portato alla attuale situazione di crisi?
Se, veramente, vuole rimettere al centro dell’attenzione della politica i cittadini, perchè la sua compagine politica è l’unica a Bastia a non aver espresso la/il sua/suo candidata/o sindaco attraverso la consultazione dei cittadini?
I cittadini che decidono di opporsi al degrado di questo sistema e si impegnano in prima persona, partecipando, hanno diritto alla chiarezza!