
COSTANO – C’è un Paese al mondo che sa unirsi in ogni occasione, bella o brutta, felice o infelice. Che sa e fa vivere le sue emozioni. Quel Paese – con la P maiuscola – è Costano. Oggi, presso il centro sociale (anche spazio della grande Sagra della Porchetta) il Gruppo Giovanile ha donato un defibrillatore alla Croce Rossa di Bastia. La presidente Michela Migliosi ha fatto gli “onori di casa” mettendo in evidenza il grande spirito di squadra che anima tutto il Paese. “Chapeau Costano”, chapeau per come sai coinvolgere tutti, giovani, anziani, bambini…tutti ispirati dal grande sorriso di Antonietta Meschini. Vivere coi costanesi le loro emozioni è di un raro coinvolgimento. Ospitali, veri…come ce ne sono pochi al giorno d’oggi. Al pranzo, cui hanno partecipato fra gli altri gli assessori Catia Degli Esposti e Filiberto Franchi, c’era la responsabile dell’Istituto Onnicomprensivo Bastia 1, Paola Lungarotti e il presidente del Comitato della Croce Rossa bastiola, Antonio De Martiis. Un piccolo sforzo economico, ma significativo. “Si tratta di un defibrillatore molto avanzato – spiega Antonio De Martiis -, una macchina che guida lo stesso operatore che, in quel momento, si trova a doverla utilizzare. Parla e dà istruzioni”. Il presidente sottolinea poi che si tratta di un apparato che si puo’ utilizzare sia sui bambini sia sugli adulti.
Un dispositivo che si utilizza in casi di emergenza, dopo aver effettuato il massaggio cardiaco. “Nel Comitato – spiega De Martiis – siamo centocinquanta persone, ma a saper utilizzare il defibrillatore sono in sessanta. Ci stiamo professionalizzando, da un anno a questa parte, i volontari devono saper utilizzare l’apparato”. La Croce Rossa, con la donazione di oggi, ha a disposizione tre defibrillatori per tre autoambulanze, più uno che è utilizzato durante la formazione del personale.
“Ci sono dei medici – spiega ancora il Presidente del Comitato – che preparano degli istruttori che a loro volta preparano altri volontari. Dopo il corso si consegue una qualifica, e solo con la qualifica si puo’ utilizzare il dispositivo”.
Per altro, come prevede la normativa, i volontari che sono specializzati nell’uso del dispositivo di soccorso cardiaco ogni anno devono seguire dei corsi di aggiornamento. “E’ un apparato – sottolinea De Martiis – che, effettivamente, puo’ salvare la vita. Siamo poi in grado – aggiunge – di tenere corsi di formazione per gli esterni, come dirigenti di società sportive e simili”. E qui De Martiis chiama in causa il Comune di Bastia Umbra che ha già consegnato i defibrillatori agli istituti e alle società sportive. “Tutti gli impianti all’aperto e al coperto sono provvisti di defibrillatore – dice l’assessore, Filiberto Franchi – ogni società sportiva è obbligata ad avere al suo interno un responsabile della sicurezza e quindi in grado di saper utilizzare la macchina defibrillatrice”. .
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