Scontri tifosi Bastia-Foligno, il giovane si difende durante interrogatorio

PERUGIA – Il giovane accusato di aver tentato di uccidere il tifoso del Foligno si difende. M.M. ha lanciato il sasso che gli era stato tirato contro senza neanche guardare dove lo gettava. Non era sua intenzione colpire qualcuno, ne tantomeno fare del male. Il giovane bastiolo ora è in carcere con l’accusa di tentato omicidio durante gli scontri alla fine della partita tra il Bastia e il falchetti. Era il 6 aprile 2014. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, il tifoso biancazzurro era stato colpito alla testa, appunto, da una pietra.

Alla provocazione dei tifosi bastioli, ricostruisce il gip Carla Giangamboni che ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare, quelli del Foligno hanno reagito, arrivando a contatto all’esterno dello stadio. Chi aveva bastoni e tubi di gomma, chi cinture, volavano pietre e bottiglie e un uomo è stato ferito, appunto il folignate.

Digos e commissariato di Assisi sono a lavoro da aprile. Hanno ricostruito individuato i presunti responsabili attribuendo al 27enne la responsabilità del grave ferimento del tifoso, per giorni in prognosi riservata.

Il ragazzo è difeso dagli avvocati Luca Maori e Delfo Berretti. Ieri è stato interrogato per due ore, confermando quanto aveva già detto agli inquirenti che lo avevano interrogato: era stata una reazione, ma non era intenzionato a colpire qualcuno, aveva lanciato il sasso senza guardare, mentre stava scappando. Quando la notizia del ferimento di un tifoso folignate ha collegato i due fatti e ha avuto paura e di questo timore ne aveva parlato con gli altri indagati.

Il gip Lidia Brutti è convita che il giovane M.M. non abbia tirato il sasso all’indietro mentre scappava, ma che abbia mirato al gruppo di ultrà del Foligno che si stava scontrando con i bastioli. Ma nell’interrogatorio sarebbe emerso, in parte, una nuova verità: Antonelli, 47 anni, potrebbe essere stato colpito da una spranga e non da un sasso.

A conclusione dell’interrogatorio, l’avvocato ha chiesto la revoca della misura cautelare in carcere o la sua sostituzione. Ora, in attesa del parere del pm, si attende la decisione del gip. Interrogatori anche per gli altri arrestati che si trovano ai domiciliari (sono difesi dagli avvocati Barbara Romoli, Evian Morani, Michele Cotugno, Daniela Pettinelli, Francesca Fioretti).

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