Prosegue a oltranza anche in
Umbria la protesta degli agricoltori
Prosegue anche in Umbria – La protesta degli agricoltori in Italia: le ragioni, le richieste e la risposta delle istituzioni. Il corteo, composto da circa centocinquanta trattori, ha invaso la zona industriale di Bastia Umbra. Slogan stampati su cartelli affissi sui trattori, di ogni potenza e di ogni altezza, per rivendicare tutti i diritti che spettano al settore, agli imprenditori e agli addetti.
Gli agricoltori italiani sono scesi in strada a protestare, guidando i loro trattori attraverso tante città. Questa protesta è stata organizzata dagli stessi imprenditori agricoli. Ma molti di loro si sono mossi sul passa parola e l’onda sta diventando inarrestabile.
Le ragioni della protesta
Gli agricoltori protestano per una serie di questioni che riguardano l’agricoltura italiana. Tra queste, la nuova legge di bilancio che non ha confermato l’esenzione Irpef per il settore, la politica europea che li invita a non coltivare più i loro terreni e a cederli a multinazionali per l’installazione di pannelli fotovoltaici, e l’approvazione della commercializzazione di prodotti alimentari derivati da insetti e da cellule animali. Chiedono, inoltre, una revisione delle politiche sul carburante, misure di sostegno per i mutui agricoli e incentivi per rendere più sostenibili le pratiche agricole.
La risposta delle istituzioni
Le autorità regionali sono state sollecitate a dialogare con i rappresentanti degli agricoltori per trovare soluzioni immediate e a lungo termine. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è impegnato in una battaglia a tema con l’Unione europea.
La protesta, cominciata il 22 gennaio, continua ad interessare le strade italiane. Le mobilitazioni, come detto, sono in atto in diverse città e regioni, tra cui Frosinone, Latina, Napoli, Caserta, Roma, Milano, Torino, Reggio Emilia, Firenze, Bologna, Modena, l’Umbria, la Sicilia e la Puglia.
Questa protesta sottolinea le sfide che gli agricoltori italiani stanno affrontando e la necessità di un dialogo costruttivo con le istituzioni per affrontare queste questioni.
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