Lazzaro Bogliari amareggiato, centri fieristici abbandonati dal Governo

Un comparto lasciato completamente solo. In un anno bruciati anni di buona gestione

Lazzaro Bogliari amareggiato, centri fieristici abbandonati dal Governo

Lazzaro Bogliari amareggiato, centri fieristici abbandonati dal Governo

La situazione è grave e ci sentiamo completamente soli, il Governo continua a non capire la grandezza del problema per i centri fieristici, un problema che coinvolge tantissime imprese e fornitori, sia diretti che indiretti. Il 2020 è stato praticamente un anno perso con un fatturato ridotto di oltre l’80%.” È un Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere, molto amareggiato che decide di intervenire: “Non sarà un bilancio facile da redigere e i conti saranno, per la prima volta nella storia di Umbriafiere, in perdita. Abbiamo marginalmente contenuto il danno con l’attività di organizzazione dei concorsi, di cui siamo diventati una struttura qualificata e specializzata, ma la situazione è grave per noi e per l’intero settore che tra enti fieristici e organizzatori segna una perdita di 2 miliardi di euro. Non sono state minimamente prese in considerazione – prosegue Bogliari – le migliaia di persone direttamente coinvolte nel settore fiere e non si è compreso fini in fondo il valore del comparto, vero motore per lo sviluppo economico e sociale del Paese e fondamentale per la promozione del turismo”.

Nel caso di Umbriafiere risulta ancora più evidente il danno: nel 2020 sono venuti meno gli oltre 400mila visitatori e le migliaia di operatori, la maggior parte provenienti da fuori regione. Le ripercussioni di tale situazione coinvolgono tutti: organizzatori, allestitori, imprese di servizi.[/su_panel]

 Prosegue ancora Bogliari: Oggi le strutture fieristiche rischiano seriamente di chiudere se non si prevedono indennizzi valutati sul mancato fatturato. Finora sono stati programmati dei veri e propri oboli con elargizioni spot che creano solo sconcerto. È mai possibile che non si trovi un provvedimento serio e intelligente, utile almeno per coprire i costi fissi il cui peso è diventato insostenibile a causa della mancanza di fatturato? Altri Paesi europei sono intervenuti in modo adeguato. Perché si continua a non capire la gravità in cui versa il settore? Siamo davvero amareggiati, anni di fatiche e di bilanci in positivo sono svaniti in un attimo. Confidiamo in ripensamenti a breve sui vari indennizzi e auspichiamo che le forze politiche tutte operino per sostenere uno dei settori fondamentali per lo sviluppo economico del Paese.

Di centri fieristici finora si è parlato solo per bloccare l’attività, al pari di discoteche e sale da ballo. Un accostamento francamente fuori luogo, anche per i protocolli della sicurezza che i centri fieristici hanno adottato. Chiediamo alla politica locale e regionale di continuare nel farsi portavoce delle istanze delle imprese legate al settore fieristico”.

5 Commenti

  1. Credo che di questi tempi l’unica cosa che ci si possa fare è quella di collocarci un ospedale covid, altre forme di assembramento non sembrano indicate.

  2. Bella idea , peccato che quando sulla stampa uscì questa possibilità prevista dalla Regione Umbria , l’indomani sia il PD che il M5S tuonarono contro facendo anche illazioni , si offesero perché dovevano sapere dalla stampa senza essere interpellati preventivamente . Ora l’ospedale covid hanno iniziato ad installarlo a Perugia sempre vicino all’ospedale militare installato recentemente . Lo vada a dire al PD o al M5S di spostare l’ospedale . Poveri noi!!!!! La gente non dimentica .

  3. Personalmente ero e sono contrario ad un ospedale da campo a Bastia Umbra, perché di questo si parlava, infatti, qualcosa di simile, è quello che poi è stato montato dai militari nel parcheggio dell’ospedale di Perugia. Altra cosa sarebbe stata l’ipotesi, mai detta, di fare un ospedale covid in strutture già presenti come una fabbrica dismessa o alberghi inutilizzati o chiusi. Né il Pd e nemmeno i grillini, non hanno mai espresso contrarietà ad un’ipotesi simile, dato che non è mai stata formulata da chi di dovere. Quindi, anche questa volta il voler far sembrare i fatti per quello che non sono, è scorretto e forviante.

  4. Strano che PD e Grillini ( preferisco chiamarli i Comici ) non hanno espresso contrarietà a simile ipotesi .
    A Milano per aver realizzato l’ospedale alla fiera hanno vomitato addosso alla Regione , se l’avessero fatto in Umbria peggio mi sento .La loro politica è quella di opporsi a ciò che si fa e invocare ciò che non si fa , altro che fuorviante . Non è forse vero che il PD e il M5S hanno contrastato l’idea di ospedale da campo al centro fiera di Bastia ?
    Solo per il fatto che ancora si sentono padroni della regione ?
    Arrampicarsi sugli specchi è un’arte tipica della sinistra e di chi per loro ne fa lo sponsor.

  5. Uno sponsor finanzia, quindi l’esempio non calza, meglio parlare di supporters, ma il problema è quando costoro hanno gli occhi bendati e, volutamente, non vogliono accorgersi di cosa non funziona. A Bastia, da qualche quinquennio, e in regione dalle ultime elezioni, si nota un immobilismo inquietante, è vero, chi c’era prima ha fatto di tutto per essere estromesso, ma per noi cittadini nulla è cambiato, anzi, siamo caduti dalla padella nella brace.

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