
Appello civile contro fame, guerra e silenzi istituzionali
Bastia Umbra si prepara a una serata di riflessione collettiva, martedì 5 agosto alle ore 21, nell’area davanti al municipio, per accendere i riflettori sulla drammatica crisi umanitaria che sta devastando la Striscia di Gaza. L’iniziativa, organizzata per sensibilizzare l’opinione pubblica, vuole raccontare il dramma quotidiano vissuto dalla popolazione palestinese, stretta tra i bombardamenti e la fame utilizzata come strumento di guerra.
In un contesto segnato da distruzione, assedio e silenzio diplomatico, la popolazione civile di Gaza continua a lottare per la sopravvivenza. L’accesso a beni essenziali come acqua e alimenti è ridotto al minimo, mentre gli attacchi non si arrestano, mietendo vittime ogni giorno. L’incontro sarà un momento di ascolto e consapevolezza sulla grave emergenza umanitaria e sul ruolo dell’Europa e dei governi nazionali, finora giudicato insufficiente.
Previsti interventi significativi come quello di Flavio Lotti, Direttore del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, insieme a Luisa Morgantini, fondatrice di Assopace Palestina, e l’On. Stefania Ascari, coordinatrice dell’Intergruppo Parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele. Sarà presente Laura Servi vice presidente Provincia Perugia con delega alla pace.
Nel corso della serata sarà ricordato anche il lavoro di Medici Senza Frontiere, attivi da oltre 600 giorni nella Striscia di Gaza, dove hanno visitato più di un milione di pazienti e realizzato oltre 23 mila operazioni chirurgiche in condizioni estremamente precarie. L’associazione continua a garantire cure, acqua e cibo terapeutico per i minori malnutriti nei pochi presidi sanitari ancora operativi.
L’evento sarà arricchito da momenti di musica e letture. Il violinista Brahim Boukdad accompagnerà con meditazioni musicali il reading curato da Masque Produzioni, che proporrà brani tratti da “Genocidio” di Rula Jebreal e “Quando il mondo dorme” di Francesca Albanese, per offrire uno sguardo letterario e umano sulla tragedia in corso.
Con questo appuntamento simbolico, Bastia Umbra vuole dire alla popolazione di Gaza che non è sola. Come ammoniva Hannah Arendt, “la morte dell’empatia umana è uno dei primi e più rivelatori segni di una cultura sull’orlo della barbarie”. Con questa veglia, la città si schiera dalla parte della dignità e della vita.
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