Opposizione accusa la Giunta Pecci: “Basta propaganda”

Campo largo maggioranza mostra crepe a un anno dal governo

Critiche su gestione, delibere e promesse non mantenute

Opposizione accusa la Giunta – I gruppi consiliari di opposizione tornano ad attaccare duramente l’amministrazione guidata da Erigo Pecci, a meno di un anno dalle elezioni comunali. In una nota congiunta firmata da esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Civica per Bastia e del gruppo Lungarotti, l’opposizione contesta l’operato della maggioranza, accusata di rispondere alle critiche con slogan e arroganza, evitando il confronto sul merito delle questioni.

Secondo i firmatari, la risposta più frequente della giunta alle osservazioni è di natura ideologica: “Avete perso, rassegnatevi”, oppure “fate solo demagogia”, in un atteggiamento che – a loro dire – tende a sminuire ogni opposizione senza entrare nel dettaglio dei temi sollevati.

In questi primi dieci mesi, l’attività dei gruppi di minoranza si sarebbe distinta per quantità e qualità delle proposte. Viene evidenziato che gli emendamenti presentati superano in numero quelli avanzati durante i quindici anni di governo del centrosinistra, a dimostrazione dell’intenzione di svolgere un ruolo costruttivo. La critica alla giunta è di tipo metodologico e politico: votare sempre contro non è l’obiettivo, ma la maggioranza respingerebbe ogni proposta senza valutazione oggettiva.

Tra gli episodi più contestati figura il rigetto della mozione sul divieto di sosta dei mezzi pesanti in Via Todi, che pure – sottolineano – era stata realizzata in parte, seppur in maniera ritenuta inadeguata. Ugualmente respinto l’emendamento che prevedeva uno sgravio TARI per le attività penalizzate dai lavori pubblici in Via Roma e Piazza Mazzini: lo sgravio è stato poi concesso solo a una parte di esse, con motivazioni giudicate pretestuose.

Critiche anche sull’istituzione del forum delle imprese, la cui approvazione sarebbe stata accelerata nonostante un regolamento con aspetti giudicati ambigui e poco funzionali. In particolare, il quorum in seconda convocazione, fissato al 10% anche per un organismo che conterebbe al massimo sette membri, viene ritenuto inadeguato.

L’opposizione sottolinea inoltre come l’astensione, scelta in occasione della delibera TARI per i rioni, sia stata motivata come segnale di dissenso verso agevolazioni assegnate a realtà di volontariato che non ne avevano fatto richiesta, mentre venivano escluse attività economiche in reale difficoltà.

Il comunicato denuncia il mancato rispetto di diversi impegni elettorali. Viene fatto riferimento al fermo di numerosi cantieri legati a impianti sportivi, alla manutenzione ordinaria ritenuta carente, e alla questione ambientale dei pini in Via San Francesco, che starebbero progressivamente scomparendo in modo frammentario.

Il tono si irrigidisce nel giudicare alcuni provvedimenti dell’esecutivo “capolavori amministrativi negativi”. Esempi citati sono la gestione del focolaio di salmonella nelle mense scolastiche, le difficoltà organizzative per le uscite scolastiche comunicate in ritardo e l’introduzione della tassa di soggiorno, giudicata un onere eccessivo per il sistema ricettivo locale a gestione familiare.

Quest’ultima, secondo l’opposizione, produrrà un gettito stimato intorno ai 175.000 euro annui, considerato esiguo in confronto all’avanzo di amministrazione che ammonta a oltre 1.850.000 euro. I consiglieri denunciano una scelta impattante su un settore fragile per una resa economica marginale.

A gettare benzina sul fuoco arriva una sentenza che, secondo le opposizioni, rappresenta un ulteriore fallimento della giunta. Il giudice ha accolto il ricorso di un cittadino multato dal sistema T-Red installato in Via Höchberg, dichiarandolo privo delle necessarie autorizzazioni. Il Comune è stato condannato a pagare anche le spese legali, superiori all’importo della sanzione contestata.

Alla luce della motivazione giuridica, l’opposizione prevede una valanga di ricorsi simili, con conseguenti risarcimenti a carico del bilancio comunale. Si tratterebbe, secondo i consiglieri, dell’ennesima prova di superficialità amministrativa e gestione dannosa delle risorse pubbliche.

Il tono del comunicato è durissimo e chiude con un monito diretto alla giunta: “Basta fare campagna elettorale. È ora di governare, se ne siete capaci”. Un’accusa che mette in discussione la capacità dell’attuale amministrazione di affrontare concretamente le necessità della città e di dare risposte operative a problemi reali.

La frattura tra maggioranza e opposizione si fa così sempre più profonda, in un clima consiliare teso e polarizzato, mentre sullo sfondo rimane la richiesta di una gestione più trasparente, partecipata e coerente con gli impegni assunti con gli elettori.

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