Ponte di Bastiola, Pd dopo Consiglio aperto, tempi riapertura incerti 

Riaprire il Ponte non solo è possibile, ma è ormai doveroso

Ponte di Bastiola, Pd dopo Consiglio aperto, tempi riapertura incerti 

Ponte di Bastiola, Pd dopo Consiglio aperto, tempi riapertura incerti

Da Giacomo Giulietti
BASTIA UMBRA – Tenendo conto della discussione emersa durante il Consiglio Comunale aperto convocato su richiesta del Pd, non possiamo che continuare a constatare il palesarsi di tempi lunghi per la riapertura del ponte.

Né l’ingegnere comunale, né tantomeno l’assessore Degli Esposti sono stati in grado di dare indicazioni sui tempi per riavere in piena fruizione il ponte di Bastiola.

Tempi incerti determinati in parte da vincoli non dipendenti certo dalla volontà dell’amministrazione, ma soprattutto dovuti dal forte ritardo progettuale e dalla scelta, questa sì fatta dall’amministrazione, di vincolarsi ad un soluzione che non permette alcuna certezza sulle tempistiche di riapertura.

C’è invece bisogno di una soluzione veloce, che permetta il ripristino del doppio senso di circolazione. Una soluzione che non solo è possibile ma anche praticabile.

C’è bisogno di una soluzione che dopo quasi un anno e mezzo elimini i troppi disagi per residenti, cittadini, lavoratori e commercianti in uno snodo viario fondamentale della città.

Riaprire il Ponte non solo è possibile, ma è ormai doveroso

Sembra purtroppo continuare a mancare la volontà politica da parte dell’amministrazione di agire in tal senso. Amministrazione che sta ora facendo passare come risoluzione di tutte le problematiche la modifica della viabilità attuata – direzione obbligatoria verso Bastiola per chi proviene da campiglione – che altro non è che la stessa soluzione suggerita dalla Polizia Locale 17 mesi fa e bocciata allora dall’amministrazione stessa.

Riaprire il Ponte non solo è possibile, ma è ormai doveroso, e noi continueremo a lavorare per questo, nell’interesse della cittadinanza.

 

PD Bastia Umbra

1 Commento

  1. Camminando per la Bastia ci si rende conto che per certi versi si sta ancora vivendo di una rendita che viene da lontano e figlia di tempi certamente più favorevoli di oggi. Ciò che è accaduto in questi ultimi 15 anni ci fa rendere conto che l’attuale decadimento è sicuramente da imputare alla crisi economica, ma al contempo, in modo parallelo, c’è stata una crisi della classe politica locale la quale ha spesso sbagliato nelle scelte da fare e nel come farle. Si è passati da un sottopasso di Borgo fatto malissimo (concausa della caduta della sinistra), alla faraonica rotonda di Via Roma con l’aggiunta della spesa per gli annessi cannoni (per chi viene dal territorio di pace assisano, si trova uno sbarramento che lascia interdetti, anche perché coglierne il significò risulta difficile ai più). Vedere, anzi non vedere, una segnaletica orizzontale figlia di periodi remoti, assistere ad un immobilismo decisionale ed esecutivo, dove le intenzioni sono tante ma restano tali e accorgersi con colpevole ritardo dei disagi della comunità, come la vicenda Ponte sul Tesco insegna, viene da chiedersi come sarà il prossimo futuro. Alla destra e alla sinistra, si è aggiunto un movimento che non prende parte né con gli uni e né con gli altri per rimanere immacolato (fortuna che a Bastia ce ne è solo uno), mentre quando ha il potere amministrativo (Roma), non riesce a fare nulla, come se il motto del non coinvolgimento, è solo un modo per mascherare una palese incapacità. Non siamo messi bene per niente.

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