
A Bastia Umbra la Santa Messa con Processione della “Rinchinata”
BASTIA UMBRA – Nella Domenica di Pasqua, dopo la Messa vespertina, mentre le campane suonano a festa, due processioni, condotte dalla Confraternita della Buona Morte e Cristo Redentore, escono dalla Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo e dalla Chiesa Collegiata di Santa Croce, trasportando l’una la statua di Gesù Cristo risorto (XVII secolo), l’altra quella della Madonna (XVIII secolo). Le statue si portano lentamente verso il centro di piazza Mazzini e si dispongono di fronte, mentre le campane tacciono. Quando i simulacri giungono a poca distanza l’uno dall’altro si salutano con un inchino: dalla simultaneità del movimento, si traggono auspici per l’anno in corso e per il raccolto.
La Pasqua a Bastia Umbra (Perugia) rievoca annualmente nella città umbra la risurrezione di Gesù Cristo ed ha il proprio culmine con il rito tradizionale della Rinchinata. La Pasqua bastiola si articola in momenti celebrativi, devozionali e folcloristici, che hanno il proprio culmine nella Rinchinata (o Inchinata), una processione–sacra rappresentazione che ripropone il rito tradizionale dell’incontro tra Gesù Cristo risorto e Maria Vergine.
Sabato Santo
Nella notte del Sabato Santo, durante la celebrazione della Veglia pasquale, si mette in scena il primo atto, la Resurrezione con la volata, in cui c’è l’esultanza per la resurrezione:
- il portale centrale della chiesa viene aperto, facendo sbattere in modo fragoroso i battenti;
- entra la Statua di Gesù Cristo risorto che viene trasportata “in volata” (ossia di corsa) per tutta la navata centrale della Chiesa di San Michele Arcangelo fino al presbiterio, in un suggestivo rito, mentre si accendono le luci della parrocchiale.
Al termine della Veglia pasquale, i membri delle confraternite sul sagrato della chiesa parrocchiale distribuiscono a tutti i fedeli presenti gli agnellini (biscotti di pasta frolla a forma di agnello) e il vin santo in segno di condivisione e fratellanza.
Domenica di Pasqua
Nella Domenica di Pasqua, dopo la Messa vespertina, mentre le campane suonano a festa, due processioni, condotte dalla Confraternita della Buona Morte e Cristo Redentore, escono dalla Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo e dalla Chiesa Collegiata di Santa Croce, trasportando l’una la statua di Gesù Cristo risorto (XVII secolo), l’altra quella della Madonna (XVIII secolo). Le statue si portano lentamente verso il centro di piazza Mazzini e si dispongono di fronte, mentre le campane tacciono. Quando i simulacri giungono a poca distanza l’uno dall’altro si salutano con un inchino: dalla simultaneità del movimento, si traggono auspici per l’anno in corso e per il raccolto. Dopo il saluto, le due statue vengono condotte in processione per le vie del centro storico, seguite con devozione dalle cinque confraternite, dalle autorità e dal popolo.
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