
Dopo i ricorsi, il Comune revoca i verbali in autotutela
Il Comune di Bastia Umbra ha disposto l’annullamento in autotutela di 138 verbali relativi a infrazioni accertate tramite il sistema T-Red installato all’incrocio tra via Hochberg e via Atene. La decisione – come scrive il Corriere dell’Umbria di oggi – è stata formalizzata con una determina pubblicata sull’albo pretorio comunale, dopo che il giudice di pace di Perugia aveva accolto otto ricorsi, condannando l’Ente al pagamento delle spese legali per 5.000 euro.
L’annullamento arriva a seguito di un contenzioso che ha coinvolto oltre 200 verbali e che ha visto la presentazione di circa 150 ricorsi da parte dei cittadini, sostenuti da un Comitato nato contro l’impianto semaforico automatico. In soli pochi mesi, il gruppo ha raccolto circa duemila firme e avviato un’azione collettiva per contestare la regolarità dell’installazione del dispositivo di controllo.
Durante l’ultima udienza, il giudice aveva rinviato a novembre la discussione degli altri ricorsi, invitando il Comune a risolvere autonomamente la questione, suggerendo un orientamento favorevole ai cittadini. In particolare, le motivazioni sollevate nei ricorsi si concentrano sulla mancanza di una delibera di giunta che autorizzasse l’installazione del sistema di rilevamento automatico delle infrazioni semaforiche, elemento che, secondo gli stessi giudici, mina la legittimità dei verbali emessi.
Nella determina comunale si legge che, vista la tendenza ormai consolidata della giurisprudenza di soccombenza per l’Ente, e per evitare ulteriori condanne alle spese processuali, si è ritenuto opportuno procedere con l’archiviazione dei verbali. La decisione è motivata dalla necessità di tutelare l’interesse pubblico e di limitare danni economici all’amministrazione.
La scelta di agire in autotutela è stata giustificata anche con riferimento alla giurisprudenza della Corte di Cassazione (sentenze n. 828/94 e n. 2140/97), che consente alla pubblica amministrazione di revocare provvedimenti se ne viene meno l’interesse pubblico.
Con questo provvedimento, il Comune riconosce indirettamente le criticità dell’impianto T-Red, rispondendo alle contestazioni dei cittadini e ponendo fine a una controversia che ha generato ampia risonanza a livello locale.
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