
Revocata misura restrittiva, sollievo per la famiglia
Ha potuto riabbracciare i suoi familiari il minore coinvolto nella rapina avvenuta l’8 luglio scorso a Bastia Umbra. Dopo settimane segnate da un forte clamore mediatico e dall’applicazione di misure cautelari a carico di cinque persone, la vicenda registra una svolta significativa: la magistratura ha disposto il rientro del ragazzo in famiglia, rivedendo le condizioni restrittive che lo riguardavano.
Il provvedimento arriva al termine di un’attenta rivalutazione degli elementi raccolti nel corso delle indagini. Nuove evidenze emerse hanno infatti contribuito a ridisegnare il quadro investigativo, portando i magistrati a riconsiderare la posizione del minore. Una decisione che, pur inserendosi in un procedimento ancora in corso, restituisce momentaneamente serenità a una famiglia profondamente scossa dagli sviluppi delle ultime settimane.
L’inchiesta aperta dopo la rapina notturna a Bastia Umbra aveva sin da subito attirato l’attenzione dell’opinione pubblica. La ricostruzione dei fatti, complessa e in continuo aggiornamento, aveva portato inizialmente a misure restrittive nei confronti di cinque indagati, tra i quali anche il ragazzo oggi tornato a casa. La decisione odierna della magistratura segna quindi un punto di svolta, pur non costituendo la conclusione definitiva dell’iter giudiziario.
I genitori, accompagnati dagli avvocati Alessio Costantini e Francesco Cappelletti, hanno vissuto con apprensione tutte le fasi del procedimento. La notizia della possibilità di riaccogliere il figlio tra le mura domestiche rappresenta per loro un momento di sollievo, sebbene resti la consapevolezza che il percorso giudiziario non sia ancora terminato. La difesa ha espresso fiducia nell’attività in corso, confidando che il prosieguo delle indagini possa chiarire ogni aspetto e dimostrare l’estraneità del minore ai fatti contestati.
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