
Impugnano sia la Procura Generale sia la difesa dell’imputata
Due ricorsi contrapposti sono stati presentati alla Corte di Cassazione contro la sentenza della Corte di Assise di Appello di Perugia che, il 22 gennaio 2025, ha assolto Hudson Pinheiro Reis Duarte dall’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte di Samuele De Paoli, avvenuta a Perugia il 27 aprile 2021. A impugnare il provvedimento sono stati sia la Procura Generale, con atto firmato dal Procuratore Generale Sergio Sottani, sia la difesa dell’imputata, rappresentata dagli avvocati Francesco Gatti e Fabio Basile.
La Corte di Appello aveva riconosciuto la sussistenza della legittima difesa, assolvendo Pinheiro ex art. 530, comma 2 c.p.p., ma aveva qualificato la condotta nei termini dell’art. 584 c.p., cioè come omicidio preterintenzionale, aderendo alla teoria del cosiddetto “dolo unitario di scopo”. La vicenda aveva preso avvio da una colluttazione tra la vittima, alterata da cocaina e alcol, e Pinheiro, che nel difendersi aveva esercitato una pressione sul collo di De Paoli, provocando un arresto cardiaco riflesso.
Nel ricorso della difesa, si contesta non l’assoluzione, ma la motivazione: secondo i legali, è illogico affermare che la condotta sia rientrante nel reato preterintenzionale e al contempo giustificarla con la legittima difesa. I difensori sostengono che la pressione esercitata fu modesta, difensiva, e in alcun modo prevedibile nel suo esito letale. Per questo chiedono che la Corte annulli la parte della sentenza che qualifica la condotta ai sensi dell’art. 584 e affermi che “il fatto non costituisce reato”.
Il ricorso del Procuratore Generale, al contrario, mira a ottenere una condanna. Secondo l’ufficio requirente, la Corte d’Appello ha erroneamente riconosciuto la scriminante della legittima difesa, in assenza di una reale proporzione tra l’offesa e la reazione. Il gesto, ritenuto eccessivo e non necessario, avrebbe dovuto comportare responsabilità penale.
La Corte di Cassazione è ora chiamata a valutare due impugnazioni opposte: quella della Procura per ottenere una condanna, e quella degli avvocati di Pinheiro per l’assoluzione per legittima difesa già piena “perché il fatto non sussiste”. Entrambe le parti hanno chiesto la trattazione in pubblica udienza.
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