
Per non dimenticare, si comincia da piccoli al rispetto del ricordo
Al Teatro Esperia di Bastia Umbra, la proiezione del film «Volevo solo vivere» di Mimmo Calopresti
Al matinée di commemorazione della Giornata della Memoria hanno partecipato con lodevole attenzione e giusto silenzio, le classi terze della Scuola Colomba Antonietti ed alcune classi dell’Istituto professionale Marco Polo.
Al Teatro Esperia di Bastia Umbra, la proiezione del film «Volevo solo vivere» di Mimmo Calopresti, preceduta da una attenta introduzione curata dal prof. Sebastiano Giuffrida, ha accompagnato il giovane pubblico in una riflessione sul tema della ricorrenza internazionale. Il documentario riporta le testimonianze di nove italiani sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti. Nei racconti dei superstiti vi sono l’arresto, il viaggio, l’arrivo al campo Auschwitz e la devastante e folle malvagità degli aguzzini nazisti nelle orribili giornate della loro prigionia, con l’abbruttimento e la riduzione al livello di “bestie da lavoro”. In apertura, il filmato d’archivio in cui Mussolini annunciava il varo delle leggi antisemite sulla scorta di una supposta “superiorità razziale”, quanto mai opportuno per ricordare le precise responsabilità italiane nello sterminio di milioni di esseri umani.
Per non dimenticare
L’assessore Claudia Lucia, nel salutare gli studenti ed i loro insegnanti, ha posto l’attenzione sul significato di questa giornata che ricorda, nella data di liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945, le vittime dell’Olocausto, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, la deportazione di oppositori politici, rom, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap. «Sono trascorsi ormai più di settanta anni» ricorda Lucia «e nonostante testimonianze, documenti e due processi internazionali ancora oggi esiste qualcuno che tenta di negare quanto accaduto nei campi di concentramento».
L’assessore ha, infatti, ricordato agli studenti il processo di Norimberga ed il meno noto processo di Francoforte, celebrato in Germania tra il 1963 ed il 1965, primo grande procedimento processuale per crimini nazisti contro un gruppo di appartenenti alla guarnigione dei campo di sterminio di Auschwitz. Si trattò di un processo destinato a fare epoca perché fu quello in cui la Germania si interrogò sull’accaduto con un nuovo senso critico, con la volontà di riconoscere e punire i crimini nazisti e segnò l’inizio di una fase nuova nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dei crimini del nazismo e del genocidio.
Anche quest’anno, quindi, l’Amministrazione comunale ha desiderato coinvolgere soprattutto le giovani generazioni nell’ascolto di testimonianze, nella convinzione che il modo migliore perché il Giorno della Memoria resti nel tempo, è di farlo vivere giorno per giorno, facendo parlare le fonti, i documenti, i ricordi dei sopravvissuti per conoscere direttamente ciò che è stato, per capire che non si tratta di un film, ma di verità veramente accadute.
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