
da avv. Fabrizia Renzini
Consigliere comunale e Capogruppo lista civica “Bastia Popolare”
BASTIA UMBRA – Dall’ultima riunione della lista “Bastia Popolare” dello scorso lunedì il silenzio più assoluto sino alle 19:00 di ieri sera quando, in apertura del Consiglio Comunale, i Consiglieri Ridolfi e Cairoli, due dei tre Consiglieri di Bastia Popolare, hanno sottoscritto e depositato nelle mani del Presidente del Consiglio un presunto ed alquanto lacunoso atto destitutivo della carica di Capogruppo del Consigliere Fabrizia Renzini (candidato più votato nell’ultima turnata elettorale per il Comune di Bastia Umbra) in favore del Consigliere Gianluca Ridolfi.
Nonostante nella scorsa riunione di Bastia Popolare la scrivente avesse espresso parere contrario ed ampiamente motivato rispetto alle esternazioni del coordinatore di lista Raniero Stangoni – il quale parlava ai presenti di contrarietà delle opinioni portate dall’Avv. Renzini in Consiglio rispetto a quelle della lista di appartenenza – e nonostante quest’ultima avesse espressamente richiesto un coinvolgimento in caso di decisione formale, gli altri due Consiglieri, senza alcun doveroso preavviso, hanno comunicato la sostituzione della Capogruppo Renzini senza il suo consenso e per di più dandone notizia alla medesima appena un’ora prima della riunione consiliare a seguito di formale sollecitazione, pur sapendo che, con tutta probabilità, la scrivente non avrebbe potuto presenziare alla seduta.
“Tiro mancino” o “superficiale dimenticanza” quella di ieri sera?
La domanda sorge spontanea ma in entrambi i casi non giustifica la condotta di chi siede in Consiglio Comunale e che sembra aver dimenticato una sorta di responsabile e doverosa etica politica che oggi l’elettorato pretende da chi è democraticamente eletto e chiamato a rappresentarlo nella massima assise.
[divider] [divider]Se, machiavellicamente parlando, si potrebbe pensare che il fine giustifica i mezzi, vien da chiedersi quale sia davvero il fine che questa “nuova” coalizione di Centrodestra si era prefissa quando nel 2009 faceva del “cambiamento” la sua bandiera e nella primavera del 2014 richiamava la “trasparenza” dell’azione politica per fare ancora di più . . . Entrando poi nel merito della questione, è del tutto evidente che l’atto destitutivo di ieri sera costituisce piena violazione sia delle norme contenute nel Regolamento comunale per il funzionamento del Consiglio, sia di principi sostanziali di diritto, sia (ancora più grave!) di fondamentali principi garantiti dalla Costituzione Italiana agli artt. 2 e 51 terzo comma (Diritti inviolabili del cittadino).
Il Regolamento comunale (art. 14) vuole che siano “i gruppi consiliari” e non “i gruppi politici” a variare il proprio Capogruppo e se un gruppo consiliare è composto da più individui, per poterlo fare è necessario il consenso di tutti; tale assunto è inconfutabile poichè il criterio maggioritario, argomentando a contrario, diviene inapplicabile laddove il nostro Regolamento prevede che un gruppo consiliare possa essere costituito anche solo da due Consiglieri (art. 12, comma secondo), arrestando in pratica la possibilità di ricorrere al detto criterio maggioritario.
Inoltre, va richiamato il generale principio di diritto secondo cui, nel caso di voto segreto (es: nomina dei membri di una Commissione) non sussiste il conflitto di interessi nel caso di soggetto votante/votato: uno stesso Consigliere può cioè votare tranquillamente se stesso. Quando invece il voto è palese – come nel caso di ieri sera – non è consentito ad un Consigliere di votare se stesso poichè scatta automaticamente il principio del conflitto di interessi e, pertanto, il Consigliere Ridolfi (proposto da Bastia Popolare come nuovo Capogruppo) avrebbe dovuto astenersi dal voto, con ciò facendo automaticamente venir meno la maggioranza (in questo caso: abbiamo un consigliere su tre e non più due su tre), con conseguente inefficacia del voto espresso.
Per di più, l’atto di ieri sera non può neppure sostanziarsi in un atto di sfiducia nei confronti della scrivente (qualora si affianchi la sfiducia al caso di rinunzia o dimissioni del Capogruppo come presupposti per la sua sostituzione) in quanto la sfiducia può essere, semmai, l’sxtrema ratio a cui ricorrere in caso di contrarietà del voto di un Consigliere rispetto al voto indicato dalla propria lista; ma il Consigliere Renzini – preme ricordare agli elettori – non ha mai espresso in Consiglio comunale voto contrario quanto piuttosto si è: a) una volta astenuta, b) una volta non ha partecipato alla delibera, c) una volta ha protocollato un’interrogazione, atto riservato a tutti i Consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione.
Sostanzialmente, va da sè che quanto richiesto dai Consiglieri Ridolfi e Cairoli è assolutamente privo di efficacia e, come tale, non idoneo a produrre alcun cambiamento all’interno della lista civica “Bastia Popolare” che, ahimè, dovrà ancora sopportare o supportare chi ha il coraggio di sostenere con coraggio, coerenza e dignità, le proprie idee ma che, in maniera del tutto antidemocratica, voleva essere illegittimamente epurata per volontà di “pochi intimi”.
Dedicato ai miei elettori.
avv. Fabrizia Renzini
Consigliere comunale e Capogruppo lista civica “Bastia Popolare”
La Consigliera Renzini, non parlasse il politichese o il legale, fosse esplicita e chiarisse la sua posizione in seno al Consiglio Comunale che è chiaramente in contrasto con la MAGGIORANZA da sempre!!!!
Chi meglio di Essa ha mercificato il volere dei SUOI 301 ELETTORI!!!!!
E’ una vergogna inaudita!!!! Ma quali orrende mire ha perseguito , o meglio, avrebbe voluto perseguire la Consigliera se non ci fosse stato l’accurato controllo e gestione del Sindaco???????
Meditate gente!!!!
Il movimento Politico BASTIA POPOLARE, si è reso conto troppo tardi di quale serpe avesse nel proprio seno!!!!
Ora basta!! mandatela a casa!!!! ORA HA …….. fuori dal vaso, per troppo tempo!!!! (Firmato Odorico Franchi)
A saperlo non l’avrei votata nè io nè la mia famiglia.
Basta personalismi!
Io si invece! La rivoterei per la coerenza che ha dimostrato come pochi
Poretti noialtri!
Ce manca solo la mamma dell’Assessore Franchi! Ah . . . già … da solo gnaà po fa!!!
Armannate via lue piuttosto!!!
Informiamo i lettori che, il primo commento all’articolo è stato postato da Odorico Franchi, con l’account della moglie Alessandra Vona.
IL DIRETTORE
Marcello Migliosi
Che vergogna la famiglia Franchi
Buongiorno a tutti,
sono Odorico Franchi e non mi vergogno affatto. A differenza di chi si cela dietro uno pseudonimo, ho sempre avuto la faccia di presentarmi con nome e cognome e le mie idee, quantunque possano essere in contrasto con alcuni, sono sempre state chiare, fulgide ed appassionate.
L’ Avv.ta Fabrizia Renzini, come donna e professionista gode della mia più profonda stima e amicizia. Ciò non toglie che, viva Dio, essendo in uno stato Democratico, che il sottoscritto non possa dare IL PROPRIO e sottolineo PROPRIO contributo e debba subire delle infamie da chi non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome, è una vergogna!!!!
In conseguenza a ciò, confermo che il primo commento è stato fatto dal sottoscritto che se ne assume, tutte e dico tutte, le responsabilità in barba del “libero pensatore”, di “Antonio” e di tutti gli altri che non avendo il coraggio di uscire con il nome e cognome si celano dietro ad uno pseudonimo.
Firmato.
Odorico Franchi
Buongiorno a tutti,
sono Odorico Franchi e non mi vergogno affatto. A differenza di chi si cela dietro uno pseudonimo, ho sempre avuto la faccia di presentarmi con nome e cognome e le mie idee, quantunque possano essere in contrasto con alcuni, sono sempre state chiare, fulgide ed appassionate.
L’ Avv.ta Fabrizia Renzini, come donna e professionista gode della mia più profonda stima e amicizia. Ciò non toglie che, viva Dio, essendo in uno stato Democratico, che il sottoscritto non possa dare IL PROPRIO e sottolineo PROPRIO contributo e debba subire delle infamie da chi non ha il coraggio di firmarsi con nome e cognome, è una vergogna!!!!
In conseguenza a ciò, confermo che il primo commento è stato fatto dal sottoscritto che se ne assume, tutte e dico tutte, le responsabilità in barba del “libero pensatore”, di “Antonio” e di tutti gli altri che non avendo il coraggio di uscire con il nome e cognome si celano dietro ad uno pseudonimo.
Firmato.
Odorico Franchi
Fabrizia ,non mollare ,hai tutta la mia solidarietà..sei una ottima professionista ,sei donna impegnata,madre coraggiosa, hai la stima di tutti i tuoi votanti….vivi il territorio molto più di tanti altri ,sei una persona giovane e motivata; probabilmente già da prima dovevi aspettarti qualche tiro” mancino ” dai tuoi compagni di viaggio….una Giunta solo esternamente a favore delle donne,in realtà la mentalità è quella di sempre ,arretrata ,stantia e poco propensa al dibattito interno e all’innovazione !Pur nella diversità delle opinioni politiche hai tutto il mio rispetto e la mia solidarietà!
Ringrazio Gabriela Stangoni per le belle parole spese nei miei confronti e come lei ringrazio tutti coloro che hanno voluto manifestarmi, in molti modi, la loro solidarietà che, come giustamente afferma Gabriela, va data a chi è vittima di soprusi e comunque quando le meschinità fanno, o pretendono di fare, da padrone; e ciò a prescindere dal colore o ideologia politica. Grazie infinite!
A me sembra un pò esagerata la cosa ! Se il consigliere Renzini fa parte di una maggioranza e non è più d’accordo con essa, dove stà il problema ? Ci si attiene a ciò che decide la maggioranza, regola elementare di democrazia, voler imporre il proprio pensiero non è democratico, …. quindi come hanno fatto tanti …. c’è sempre il gruppo misto !!! Se Bastia Popolare non la vuole più come capogruppo, in quanto non rappresenta più le idee del gruppo stesso è bene rompere questo sodalizio !!
La coerenza della Renzini?
La Renzini, se ben ricordo, ha rifiutato le deleghe da assessore perchè non si sentiva sufficientemente apprezzata e stimata dal Sindaco ed ora che il suo gruppo (sia il gruppo consiliare che il gruppo politico) le dice apertamente di farsi da parte che cosa fa? ovviamente si avvinghia a quella poltrona.
Quando la Renzini dice che deve rendere conto ai suoi elettori dimentica, magari ingenuamente, che deve rendere conto almeno a tutti gli elettori del gruppo perchè è stata la più votata ma ha avuto anche un bel supporto visto che senza i voti degli altri (anche non eletti) col piffero che andava in consiglio.
Fatte le dovute considerazioni sulla Renzini va detto che a naso la maggioranza non ha gestito la cosa in maniera eccelsa.
CRONOLOGIA DI UN TENTATIVO DI SCALATA ALLA POLTRONA DI SINDACO
(mia personale opinione)
1. minacciare di non accettare la carica di assessore per ottenere quella di Vice Sindaco forte della (sua) certezza che i 301 voti le avrebbero dato;
2. dopo aver compreso che la situazione stava diventando rischiosa, (dietro consiglio di ghost adviser) e vista la mal parata, rinunciare alla carica di assessore (suo estremo malgrado) per essere certa di mantenere comunque visibilità per tutto il mandato;
3. fare immediata guerra (occulta o per interposta persona ecc…) nei confronti del suo, da lei, poco stimato successore;
4. tentare di ottenere massima visibilità come consigliere in varie maniere, cercando di scatenare il massimo del putiferio prima, salvo poi rientrare in posizioni (apparentemente) accomodanti per non inimicarsi eccessivamente tutto il panorama politico Bastiolo di maggioranza, e dimostrarsi salvatrice della Patria (nota tecnica del bastone e della carota). Da evidenziare i colpi di scena in diretta streaming nel corso dei Consigli Comunali;
5. rimanere nel Consiglio (nonché far rimanere il Consiglio…) in questo precario equilibrio per circa 3 anni;
6. nel momento in cui ogni Amministrazione eletta, statisticamente perde consensi, ideare un colpo di genio per mettere in cattiva luce Sindaco e maggioranza ed uscire da questa col massimo della polvere e col trofeo di Giovanna D’Arco dei poveri;
7. passare in minoranza per il resto della legislazione cercando di infangare al massimo l’Amministrazione uscente;
8. candidarsi alla carica di Sindaco alle prossime elezioni;
9. diventare Sindaco.
Per il momento siamo arrivati al punto 4… ma credo ci sia stato un intoppo, e il piano dovrà essere rivisto.
Tengo a precisare che quanto sopra è solo una mia vaneggiante visione (anche se dal punto 1 al 4 ci siamo più o meno). La certezza è una sola… che il mio voto non lo RIavrà.
In bocca al lupo Avvocato…
Tanto vi dovevo.
Pragmatico
Carina e fantasiosa la risposta di Pragmatico e comunque devo dire che questo Sig. Pragmatico mi riserva una certa considerazione, visto che parla di una futura candidatura a Sindaco . . . .
Ora invece voglio raccontare io una storia, una vera però’!
Giovanna d’Arco, venerata Santa dalla Chiesa Cattolica e chiamata anche la Pulzella d’Orleans, venne creduta eretica e venduta agli inglesi anche se in realtà’ fu paladina di valori che porto’ con se’ con coraggio e valore sino al rogo
Pochi però’ sanno che Giovanna aveva al fianco, a combattere con lei nella battaglia dei cento anni, un generale chiamato Gilles de Rais che le resto’ al fianco fino alla morte. Ma dopo la morte di Giovanna Gilles ricevette una cospicua eredità tanto che quella ricchezza lo fece uscire di senno e, dopo qualche tempo, venne arrestato per terrificanti nefandezze e venne anche lui condannato al rogo.
Dalla sua vicenda nasce la storia di Barbablu . . .
Insomma . . .attenti piuttosto a Barbablù che a Giovanna!
Da l’histoire de la Bastille a l’histoire de la Bastia!
Magnifico commento Fabrizia
La ringrazio Avvocato per la sua interessante storia. Non nuova per me però, dato che già ne ero a conoscenza. Peraltro accostarsi ad un uomo condannato a morte (De Rais) per aver stuprato ed ucciso oltre 100 bambini non mi sembra proprio edificante…
In ultimo questa mia risposta nasce dal fatto che la sua digressione non ha considerato un dettaglio… io parlavo della Giovanna D’Arco dei poveri, non quella vera. Ma come sempre, trova modo per dimostrare ancora una volta inopportunamente e inadeguatamente la sua, senza dubbio, ottima cultura.
L’occasione mi è gradita per rinnovarle il mio non RIvoto.
Tanto le dovevo
Pragmatico
La ringrazio Avvocato per la sua interessante storia. Non nuova per me però, dato che già ne ero a conoscenza. Peraltro accostarsi ad un uomo condannato a morte (De Rais) per aver stuprato ed ucciso oltre 100 bambini non mi sembra proprio edificante…
In ultimo questa mia risposta nasce dal fatto che la sua digressione non ha considerato un dettaglio… io parlavo della Giovanna D’Arco dei poveri, non quella vera. Ma come sempre, trova modo per dimostrare ancora una volta inopportunamente e inadeguatamente la sua, senza dubbio, ottima cultura.
L’occasione mi è gradita per rinnovarle il mio non RIvoto.
Tanto le dovevo
Pragmatico
Grazie Giorgio . . .altro tiro mancino . . .questa volta da parte tua!
Lasciando perdere il problema della coerenza (a tutt’oggi senza risposta) vorrei fare due considerazioni:
– La prima è che i mitici 301 voti presi dalla Renzini è riuscita a trasformarli in un boomerang, forse se non fosse stata la “prima della classe” non avrebbe preteso la carica di vicesindaco (carica abbastanza inutile fra l’altro in un consesso come una giunta e soprattutto con Ansideri).
– La seconda è che la Renzini si è data tanto da fare e più continua su questa china peggio ottiene, lo dicono i fatti. E’ passata dall’essere assessore, a capogruppo di maggioranza ed ora… uscirà dalla maggioranza vedendo le sue istanze sempre più messe a margine.
Gli elettori della Renzini che ne pensano? Quelli della lista? E quelli di Ansideri?