Da via Firenze chiedono pietà, per 15 ore respiriamo gas di scarico

URLA PER STRADA, CLACSON, GENTE CHE BESTEMMIA E CHE PASSA COL ROSSO

Da via Firenze chiedono pietà, per 15 ore respiriamo gas di scarico 
BASTIA UMBRA – «Pietà da Via Firenze solo pietà! E’ passato oltre un anno, abbiamo avuto la benedizione della sovraintendenza ai beni culturali, ci sono i soldi per iniziare i lavori e nell’indifferenza più totale, noi respiriamo 15 ore di gas di scarico e questi disgraziati che devono per forza passare qui sono in preda ad attacchi di panico! Mezz’ora di fila dalle sbarre e 5 rossi di semaforo!». In via Firenze a Bastia Umbra, gli abitanti sono stremati, sfiniti, disperati…

La signora Adonella Castellini è, a dir poco, furiosa!

Io rappresento tutte le voci delle persone imbestialite. «Io ce l’ho con tutti – dice, quasi gridando al telefono -, non ne faccio una questione politica, ce l’ho anche con l’opposizione e con tutti i partiti che non si muovono. Dopo oltre un anno e mezzo – afferma – non ci sono motivazioni per giustificare questo stato di disagio».

La signora Castellini e gli abitanti di via Firenze fanno riferimento alla chiusura del Ponte di Bastiola a causa di un incidente stradale [GUARDA VIDEO].

«Qui non si respira – afferma -, non possiamo mettere neanche uno “stendino” fuori, quando ritiriamo in panni sono neri».

Il problema è diventato serissimo, e sta mettendo a dura prova gli abitanti di via Firenze. «Bestemmie, urla delle persone, clacson delle auto, chi passa col rosso o chi cerca ad ogni costo di superare altre auto in realtà impossibili da sorpassare per via della coda», un vero e proprio inferno, insomma. [LEGGI L’ARTICOLO]

«Qualche settimana fa – racconta – avevo fotografato otto auto che erano passate con il rosso, mentre dall’altro lato era diventato già verde, un’apocalisse…qui, prima o poi, ci scappa il morto».

La signora afferma anche che chi è al volante si “sfinisce” prima al passaggio a livello e poi la barriera invalicabile del ponte…”a volte – dice – la fila si congiunge con quella che è lì alla ferrovia”.

«Io adoro Bastia – afferma – ci sono nata, ma è possibile che dopo tutto questo tempo, senza neanche essersi inventati una viabilità diversa, noi si debba subire tutto questo?». A chi le dice che sono i commercianti a non volere viabilità diverse, la signora risponder per le rime: “Noi cittadini? Noi non contiamo?”. E, poi di fatto, ci pare proprio che anche il commercio non è che “gioisca” di questa situazione. Chi è quel “matto” che decide di imbottigliarsi in file interminabili per arrivare a comprare qualche cosa in via Firenze. La via, che un tempo, era una delle più ambite di Bastia Umbra. Ora, per quasi tutto il giorno, sembra il Raccordo Anulare di Roma in momento di punta.

Tragedia sfiorata, mezzo pesante in bilico sul ponte di Bastiola

«Come siamo trattati – chiede Castellini -, che vengano a respirare quello che respiriamo noi per ore e ore. Non siamo più padroni neanche di fare due passi, né che un anziano possa sedersi davanti casa a causa dei gas di scarico. Ma l’Amministrazione che fa, i partiti di opposizione che fanno?».

Fino adesso ha detto la signora non abbiamo letto che proclami e articoli che facevano annunci, ma poi non è seguito nulla.

«Le apparenze e gli annunci – conclude sempre più incazzata – non ci servono più. Vogliamo i fatti!».

3 Commenti

  1. Purtroppo la pagliuzza è stata fatta diventare una trave e non solo non è finita, ma non se ne vede nemmeno la soluzione. Sta divenendo una mortificazione per tutta la comunità, propongo di transitare più per il ponte solo per le necessità più urgenti. Facciamo un po’ di strada in più, le vie alternative ci sono, basta volerlo. Personalmente è da mesi che non ci transito, si fa prima per XXV Aprile o per Campiglione.

  2. Correzione.
    Purtroppo la pagliuzza è stata fatta diventare una trave e non solo, non è finita e non se ne vede nemmeno la soluzione. Sta divenendo una mortificazione per tutta la comunità, propongo di transitare per il ponte solo per le necessità più urgenti. Facciamo un po’ di strada in più, le vie alternative ci sono, basta volerlo. Personalmente è da mesi che non ci transito, si fa prima per XXV Aprile o per Campiglione.

  3. In un paese civile,dopo questo condivisibile appello, il ponte rimarrebbe inutilizzato. Ma questa è un’altra storia.

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