
Elezioni, la politica è lontana dalle nuove povertà, “tornate a bordo c…”
del Direttore
Marcello Migliosi
Con la ufficializzazione della candidatura di Paola Lungarotti, a candidato del Centrodestra di Bastia Umbra, si “consuma” – almeno per ora – la rottura tra il centrodestra Ansideriano e la Lega di Matteo Salvini, meglio sarebbe dire di Pastorelli, Tardioli e Caparvi. Il partito di Alberto Da Giussano, non avendo aderito alla “sottoscrizione” del nome della ex dirigente scolastica di Bastia Umbra (appunto Paola Lungarotti ndr) “spacca” il centrodestra cittadino. Chi proporrà la Lega? Beh di nomi ne sono girati tanti, uno su tutti quello di Catia Degli Esposti – assessore della Giunta uscente di Stefano Ansideri e, a quanto di è dato da sapere il suo nome non è stato ancora ufficializzato. Ma non c’era certo solo quello, era circolato quello di un giornalista, poi quello di un medico e di qualcun altro.
Diciamo che nel vecchio detto dei praticanti di arti marziali “se no sen” (“chi mena prima mena due volte” prima di prima potrebbe avere un valore) ma nel karate si “giocava” di anticipo (no Fabio? Morbidini ndr) . Bene è che, alla fin fine, uno schieramento si sia deciso a pronunciarsi. Ne va del rispetto dei cittadini che, fino ad oggi, su sentito dire, certo è che non avrebbero saputo neanche immaginare di schierarsi o di non schierarsi dall’una o dall’altra parte.
Troppo lenta e troppo indecisa la Lega a Bastia Umbra, a dispetto di quella che è “invece” la risolutezza dimostrata in ogni dove dal “Capitano” Matteo Salvini, ma si sa, quando c’è da muoversi su questioni politiche e, soprattutto, elettorali, l’attesa sembra ancora una buona scelta. I vecchi democristiani la chiamavano “pausa di riflessione“, ma non è che abbia portato molto bene, no?
Uno sguardo “nella notte” ci impone di osservare con molta attenzione a quello che è il panorama bastiolo delle attività politiche/elettorali. Lega, quindi, che ora – per forza – sarà chiamata a pronunciarsi (ma mi pare che la non presenza sia già un pronunciamento no?). Ma perché tutto questo tempo?
Uno sguardo regionale, Caparvi – che della Lega è il segretario nazionale dell’Umbria – avrà, certo, tenuto conto del fatto che aver portato a casa i candidati di Foligno e Orvieto sono per i seguaci di Pontida degli ottimi risultati e il “tergiversare” su Bastia Umbra è dipeso, forse, in gran parte da questo.
Forse la linea Leghista regionale per l’Insula Romana era un’altra, era quella del sostegno a Paola Lungarotti, come del resto già si accennò in occasione della visita di Magdi Allam al Sant’Angelo, lo scrittore giornalista, venne per presentare il suo libro. In quei giorni, ormai lontani, sembrava fatta, alcuni diktat erano stati lanciati già: tutti tranne Luigi Tardioli in lista. Elenco di proscritti che, nei mesi scorsi, si arricchì – ovvio non c’è un documento ufficiale ma solo un “si dice” – di altri nomi pesanti. Il nient delle forze ansideriani si diresse – almeno sulla base di quanto di fornì la nostra fonte – su: Fabrizia Renzini, Fabio Morbidini, Marcello Migliosi (sì il sottoscritto ndr ???), Luca Livieri e Luigi Tardioli. Qualsiasi candidato, purché non siano questi nomi, questi nomi neanche in lista! Ambee…
Erano i momenti in cui, nella sere dell’hotel Cristallo, la base leghista di Bastia Umbra – in cui allora militava anche Sergio Panzolini (e altri che partecipavano ma che non amano sia messo il loro nome) – “serpeggiava” già il malcontento nei confronti della decisione – presa senza sentire la Lega – sul nome di Paola Lungarotti. Le riunioni eran quasi tutte libere ed era chiaro che il nome di Catia Degli Esposti era quello più ben visto, ma restava il fatto che l’imprenditrice bastiola, figlia del leggendario Ezio, è membro della Giunta Ansideri.
Ma ora la decisione e l’ufficialità è stata presa, che farà adesso la Lega? Ha perso il momento buono per anticipare i tempi, ha bruciato le persone, non ha valorizzato possibili e potenziali candidati? Rientrerà in corsa nel centrodestra, si deciderà con Catia Degli Esposti? Lo vedremo strada facendo, anche se sappiamo – ma sempre per vie non ufficiali – che il responsabile Stefano Pastorelli ah, di recente, fatto richiesta via sms ai suoi (ma non a tutti) di ritrovarsi ancora per stilare le liste, Ma non erano già pronte, anche se non si sono mai viste?
Di sicuro è che il caso Bastia Umbra per la Lega, potrebbe anche rappresentare – ora – un problema, speriamo per il Partito di Salvini, che i vertici sappiano gestire la “patata bollente” e se non è bollente, potrebbe essere già lessa.
Ah, qualche novità bolle in pentola anche a CasaPound, bocche cucite, loro, ma non gli altri su una alleanza con i leghisti.
Uno sguardo altrove è d’obbligo e dovuto. Il Partito Democratico che, lo ricordiamo, su Bastia è quello forse più strutturato (ancora) e al ricompattamento sta pensando Erigo Pecci. Ebbi a scrivere, qualche mese fa, che il candidato – quasi naturale – sarebbe Erigo Pecci, l’attuale “giovane” segretario del Partito bastiolo. Segretario inviso ad alcuni “potenti” Piddini di Bastia Umbra ma visto, invece, molto bene (e parliamo da esperti del web) dal mondo degli internauti.
Pecci si caricato il ruolo di raccogliere i cocci lasciati insieme da gestioni politiche del partito che hanno lasciato quasi solo frantumi, un crostone da niente eh. Li ha raccolti e ha ricominciato, ci ha messo la faccia, è sceso nuovamente in piazza e, coraggiosamente, ha cominciato a fare iniziative e presto altre ne arriveranno. Gran coraggio!
In rete, i “Leoni da tastiera“, a volte lo han massacrato, ma i voti sono altra cosa e vedremo. Ha presa sulla gente? Un nuovo/ vecchio politico? Ha presa sulla persona anziana che magari fa solo due passi per andare al cimitero a trovare i cari che non ci sono più? Ha presa sugli operai, quelli senza lavoro? Ha presa, molta, sui giovani. Dipenderà da come lavorerà, dipenderà anche da come la metterà Bocci, segretario regionale di fresca elezione del Partito Democratico.
Qui, signori miei, serve scendere tra la gente ricordatevelo. Non serve la “spocchia” non serve arroganza né, se non la pensi come me ti insulto, è chiaro sì?
La gente sa solo una cosa: «Ha capito che ai politici, una volta eletti, della città ‘non gliene frega più una beata minchia’», e non mi si dica il contrario se non attacco a fare nomi, cognomi, ruoli e casini, prego fatevi avanti…
Qui c’è la necessità di capire quali sono le nuove povertà, c’è la necessità di andare casa per casa, CAPITE, casa per casa a comprendere quali sono i problemi delle famiglie, quali sono le persone senza lavoro, quali sono i malati che non si possono curare, quali sono le aziende in difficoltà, quale futuro avrà il commercio…ah e il Centro storico, dove lo mettiamo eh e le periferie? E la sicurezza…
Sì, signori e signore mie, andate nella zona industriale di Bastia Umbra e guardate i capannoni gialli dismessi, guardate la desolazione. Me ne frego se la colpa è di questa doppia legislatura di Ansideri o e di quelle che l’hanno preceduto, nessuno ha fatto una mazza per fermare il declino capito.
[poll id=”2″]Quella zona industriale (ma di “rammendo urbano ne parliamo sì o no? ndr) sembra essere diventato un lager nazista, tanta tristezza, tanta solitudine…possibile che nessuno parli mai di deindustrializzazione a Bastia Umbra? Niente eh, si parla di innumerevoli cazzate, ma vi siete accorti in quale stato versa la zona industriale? E “Bastia Città Mercato” che fine ha fatto eh?
Bene, riprendo a parlare di elezioni che a tirare bastonate e a criticare il fatto e il non fatto negli ultimi decenni verrà a tempo.
Dicevamo del Pd, se non Pecci (con un notevole bagaglio di esperienza) candidato chi? Ramona Furiani, preparata politicamente, giovane laureata e con una buona esperienza politica alle spalle…
Sappiamo da sempre che i veri nemici del Pd sono quelli del Pd e Bastia non fa difetto. Se mettessero da parte – E NON SOLO A CHIACCHIERE – le rivalità, il mal di pancia, e i rancori del passato, potrebbero ancora dire la loro.
Capitolo Fabrizia Renzini, cavallo politica di razza, ma come spesso fanno i destrieri, attacca a correre troppo forte e non guarda gli ostacoli, né ascolta i consigli. Ha tante carte da giocare, ma crede di essere “decisionista“. Se smussa questi spigoli e imparasse ad ascoltare molto, avrebbe molte frecce al suo arco. Non dimentichiamo che è un avvocato, ha molta gente che la segue e che – se non urla come fa già qualcun’altra – potrebbe essere molto amata.
Sarà una spina nel fianco per Paola Lungarotti, statene certi. A patto che “scenda” e vada tra le gente comune, quelle gente comune che non la conosce. Sì, vero, la politica deve volare in alto, ma De Michelis che diceva sempre “pensiamo alla grande“, poi non è che abbia combinato più di tanto no? Ecco! Faccia squadra e ascolti, ascolti e ascolti ancora. Dal nostro punto di osservazione, per certi versi privilegiato – non teniamo conto dei Leoni da tastiera – leggiamo un buon andamento, ma con un lieve calo: problema di comunicazione? Di sicuro sì, non si può far tutto da soli e, soprattutto, non si può bastare a sé stessi. Ha tantissime idee, è un “Porsche Cayenne” della politica, ma non scambi la sicurezza in sé stessa con l’infallibilità e vada nei luoghi più oscuri della città e non solo nei salotti e nelle sale a parlare, è ora.
Come è ora per tutti gli altri. Che dire poi dei commercianti, beh capito a parte, si assiste agli sforzi immani di una categoria per restare in alto come in alto meritano di stare. Sono i protagonisti della storia della città del commercio di Bastia Umbra, sono – per certi versi – eroi di un tempo economico disgraziato. Anche loro e soprattutto loro han bisogno di dire la loro, con una lista? O affiancando chi il commercio lo conosce bene, sostenendo un partito? Vedremo!
Poi c’è il M5s, sì vero il M5s, che fino adesso, di si dice, si fa, se ne sono sentite, ma alla fin fine corrono il rischio di non fare la lista, e anche qui non ci resta che attendere.
La lista “vicino alla Chiesa” così vien definita…dove graviterebbero diversi giovani, anche quelli in dissenso – pare – con la Lega. Bastia Per Te di Simona Carosati che, purtroppo è dovuta uscire dal consiglio, quando – avendo preso dimestichezza con la materia – era diventata pure brava, ponderata ed efficace…che farà?
Che si faccia attenzione a non allontanarsi ancora dalla gente, lo ripeto, non sono le persone che se ne sono sono andate dalla politica, ma la politica e il politici – e la spocchia non è solo di centrosinistra eh (anche se lì sono professionisti) – che han preso a calci in culo la gente, i giovani, gli anziani, gli esodati, le imprese, i poveri, i malati…
Noi vi guardiamo molto attentamente. A presto
il direttore
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