Processo Area Franchi, Antonio Bartolini rinuncia al mandato
da Fabrizia Renzini, Gruppo Misto Comune di Bastia Umbra
E’ ufficiale: il Comune di Bastia Umbra verrà assistito da un altro legale nel processo dinanzi al TAR dell’Umbria promosso da Falaschi s.r.l. per ottenere l’annullamento del Piano Attuativo di Iniziativa Mista – Zona di ristrutturazione R2 Franchi e aree limitrofe.
Con delibera n. 91/2016 della Giunta Comunale l’incarico professionale è stato infatti affidato, in sostituzione, all’Avv. Marco Marchetti; decisione obbligata dopo la rinuncia al mandato da parte dell’Avv. Antonio Bartolini, attuale Assessore della Regione Umbria.
L’incidente di percorso era già stato preannunciato dal Consigliere Comunale di minoranza, avv. Fabrizia Renzini, la quale, con un comunicato stampa dello scorso 25 marzo, aveva senza mezzi termini sottolineato l’esistenza di un vero e proprio conflitto di interessi in quanto l’Avv. Antonio Bartolini, scelto come difensore del Comune di Bastia Umbra, si trovava a svolgere il duplice ruolo di Avvocato del Comune ed Amministratore della Regione Umbria, anch’essa coinvolta nel giudizio dinanzi al TAR unitamente all’ex Provincia di Perugia e a due aziende private.
Questo il commento del Consigliere Renzini: “con profondo disappunto noto che l’attuale gestione dell’attività politica comunale è fatta di approssimazioni, superficialità e pressapochismo. Non si può non accorgersi dell’inopportunità della scelta compiuta nell’affidare questo incarico ad un Amministratore della Regione, Ente pubblico coinvolto nello stesso processo. Se, invece, la cosa fosse stata intenzionale, ricordo ancora alla Giunta Ansideri di tener fede alle ripetute promesse di trasparenza e cambiamento”.
Argomento in più, questo, da affrontare in occasione del prossimo Consiglio Comunale convocato per mercoledì 20 marzo? Il Piano Franchi sarà infatti oggetto dell’interrogazione presentata dal Consigliere Renzini a seguito del parere negativo recentemente espresso dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dell’Umbria sulla fattibilità dell’opera.
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