
Annullati 138 verbali: errore costato tanto, troppo, ai cittadini
T-Red e dietrofront – L’annullamento in autotutela di 138 sanzioni emesse tramite il sistema T-Red installato agli incroci tra via Hochberg e via Atene segna una brusca retromarcia della Giunta comunale. Un passo indietro che arriva solo dopo una serie di sentenze sfavorevoli e spese legali sostenute con fondi pubblici. La decisione, secondo quanto denunciano i Gruppi di Opposizione del Consiglio Comunale di Bastia Umbra, non è frutto di un atto di responsabilità politica, ma la conseguenza inevitabile di una gestione ritenuta deficitaria e priva di legittimità formale.
Al centro della vicenda, la mancanza dell’atto autorizzativo necessario per l’installazione del sistema automatico di rilevamento delle infrazioni. Un vizio procedurale considerato dagli oppositori come una grave negligenza amministrativa, che ha prodotto sanzioni ritenute ingiustamente comminate e che ha generato un ampio malcontento popolare, culminato nella presentazione di quasi duemila firme e numerosi ricorsi legali da parte dei cittadini.
T-Red e dietrofront
La svolta si è verificata dopo la pronuncia di diversi giudici che, accogliendo otto ricorsi, hanno messo in discussione la legittimità del sistema. Una delle sentenze ha anche condannato il Comune al pagamento di 5.000 euro di spese processuali, aggravando ulteriormente il bilancio pubblico. Il provvedimento di annullamento adottato dalla Giunta viene quindi interpretato come una scelta obbligata per limitare i danni, piuttosto che un’assunzione di responsabilità verso la cittadinanza.
Gli effetti di questa gestione, secondo l’opposizione, si articolano in tre principali ambiti: economico, civico e istituzionale. Da un lato, si rileva uno sperpero di risorse comunali per coprire le spese legali dovute a una posizione giudicata fin da subito insostenibile. Dall’altro, i cittadini coinvolti sarebbero stati costretti ad affrontare una trafila burocratica e giudiziaria dispendiosa e stressante, a causa di sanzioni emesse senza una base amministrativa solida. A questo si aggiunge un danno reputazionale per l’intera macchina comunale, accusata di aver agito con arroganza e superficialità.
Secondo quanto dichiarato dai Gruppi di Opposizione, il comportamento dell’Amministrazione si è caratterizzato per un atteggiamento di chiusura, nonostante le ripetute sollecitazioni arrivate da cittadini organizzati in comitati e da consiglieri di minoranza. Invece di prendere atto dell’irregolarità e porvi rimedio in tempi utili, la Giunta avrebbe preferito mantenere la propria posizione fino a quando l’intervento della magistratura non ha reso la prosecuzione della linea adottata impraticabile.
La gestione del T-Red viene quindi descritta come il simbolo di una condotta amministrativa improntata più alla rigidità ideologica che alla competenza tecnica e giuridica. Il risultato è una situazione in cui il Comune ha dovuto ritrattare decisioni già assunte, riconoscendo implicitamente la fragilità degli atti adottati. L’opposizione, in questo contesto, non considera chiusa la vicenda e chiede che vengano chiarite le responsabilità all’origine dell’errore.
A giudizio dei firmatari della nota, non basta la semplice cancellazione dei verbali per rimettere ordine. Serve, affermano, una completa ricostruzione delle dinamiche amministrative che hanno portato all’installazione del sistema senza gli opportuni passaggi formali. Inoltre, viene sollecitata una verifica su eventuali profili di danno erariale, poiché le somme spese per la difesa legale e quelle che sarebbero potute accumularsi rappresentano un utilizzo inappropriato di fondi pubblici.
Sul piano politico, gli stessi Gruppi ribadiscono l’intenzione di continuare il monitoraggio sull’operato dell’attuale Amministrazione, ritenendo fondamentale evitare che simili episodi possano ripetersi. La richiesta è quella di maggiore trasparenza, rispetto delle norme e attenzione alle istanze dei cittadini, specialmente in situazioni che hanno un impatto diretto sulla loro vita quotidiana e sulle loro finanze.
La vicenda del T-Red si conclude quindi con una ritirata amministrativa ma apre un nuovo fronte nella dialettica tra maggioranza e opposizione. Quest’ultima, pur riconoscendo il risultato concreto dell’annullamento, insiste nel sottolineare come la gestione del caso abbia esposto la città a un inutile conflitto istituzionale, con costi tangibili sia in termini economici che di fiducia tra cittadini e amministratori.
I Gruppi di Opposizione annunciano infine che l’attenzione su quanto avvenuto rimarrà alta e che continueranno a sollevare le opportune istanze nelle sedi istituzionali, affinché venga garantito un governo più attento e rispettoso delle regole.
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