Si rafforza l’impegno de La Goccia cooperativa sociale di Bastia Umbra

La Goccia opera da decenni nell’ambito dei servizi sociosanitari

Si rafforza l’impegno de La Goccia cooperativa sociale di Bastia Umbra

Si rafforza l’impegno de La Goccia cooperativa sociale di Bastia Umbra

Si rafforza l’impegno de La Goccia cooperativa sociale di Bastia Umbra in favore di adolescenti e giovani adulti. Domani, infatti, sarà presentato il progetto in fase di realizzazione di un servizio residenziale sociosanitario per minori, conforme ai parametri previsti dalla normativa della Regione Umbria

La Goccia opera da decenni nell’ambito dei servizi sociosanitari, educativi, formativi e ricreativi per minori e adulti. Attualmente, gli oltre 50 soci lavoratori e dipendenti sono impegnati nei diversi settori operativi della cooperativa con funzioni di dirigenti, coordinatori, psicologi, amministrativi, educatori e operatori sociosanitari. “In occasione della pandemia – spiega Anna Maria Belloni, presidente de La Goccia – la nostra cooperativa ha lavorato con estremo impegno e con grande difficoltà per scongiurare problemi gravi come quelli che hanno avuto strutture simili alla nostra, nel resto del Paese. Non parliamo di ‘reputazione’ della nostra realtà ma delle esigenze umane e professionali per garantire assistenza a chi, nel momento più difficile, era affidato alle nostre cure nelle varie residenze”.
In particolare, l’attenzione dello staff dei centri operativi de La Goccia si è concentrata sui più giovani, perché l’emergenza sanitaria e l’impatto di lockdown, coprifuoco e chiusura dei luoghi di incontro sociale avranno su di loro una ricaduta ancora difficile da definire. “La popolazione giovanile – aggiunge Belloni – probabilmente è quella che ha subito i cambiamenti più evidenti, con una forte limitazione delle relazioni sociali, delle attività ricreative e sportive, addirittura scomparse in alcuni casi, la modifica radicale delle modalità di apprendimento scolastico e altro ancora. A questo vanno aggiunte una convivenza ‘forzata’, a volte in spazi ristretti, con i familiari, un utilizzo estensivo obbligato e non più liberamente scelto della tecnologia, la limitazione della componente fisica nella relazione, la perdita di alcuni canali sensoriali, una progettualità limitata nel tempo e incerta”.
“L’adolescenza o meglio il ‘campo adolescenziale’ – spiega lo psichiatra e psicoterapeuta Antonio De Pascalis, coordinatore scientifico del progetto – consiste in una concomitanza biografica di forti spinte affettive, interne ed esterne, che configurano nel giovane l’irrompere di nuovi desideri e di nuove rappresentazioni mentali, tutti orientati a stabilire sul piano psicologico più autonome locazioni identitarie e su quello storico-culturale un nuovo e più esplicito patto generazionale; processo di per sé abbastanza impegnativo e che può comportare disarmonia, interruzione o vera e propria rottura del processo evolutivo dello sviluppo psicologico individuale”.
In questo contesto, condizionato pesantemente dalla pandemia, si consolida tra gli operatori de La Goccia l’idea di creare una comunità terapeutica per minori che possa contribuire a osservare, valutare e aiutare giovani con disturbi dell’emotività e del comportamento, e possa lavorare per ridurre la conflittualità familiare e per contrastare le varie forme di ritiro sociale, promuovendo competenze di tipo relazionale.
Un progetto che sarà presentato domani, giovedì 16 dicembre, al resort Valle di Assisi (via San Bernardino da Siena 116 a Santa Maria degli Angeli) nel corso di una mattinata di studio e di approfondimento sul tema “Adolescenza, sviluppo psicologico del sé e funzione riflessiva – Fattori disfunzionali e fattori terapeutici”.
L’incontro, con inizio fissato alle ore 9, vedrà la partecipazione di Anna Maria Belloni, presidente La Goccia soc. coop. sociale, Sergio Veltrini, coordinatore della comunità socio-educativa Il Sentiero dei TigliAntonio De Pascalis, psichiatra, psicoterapeuta e responsabile scientifico del progetto, Teresa Bruno, psicoterapeuta, responsabile scientifica degli interventi e formatrice del centro antiviolenza Artemisia di Firenze, Domenico Scaringi, psicoterapeuta, istruttore Mindfulness all’Università La Sapienza Roma e Alberto Busnelli, psichiatra, psicoterapeuta e responsabile scientifico della comunità educativa Il Sentiero dei Tigli. Tra i saluti e gli interventi ci sarà anche quello di Carlo Di Somma, presidente di Confcooperative Umbria.
“La nostra comunità – aggiunge ancora la presidente Belloni – sarà contraddistinta, come da normativa regionale, da un impegno per contrastare attivamente lo ‘stigma’ in psichiatria e per realizzare un intervento e una accoglienza terapeutica finalizzati a riattivare relazioni significative a livello affettivo e cognitivo, e a promuovere abilità sociali”.

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