
Quinte nere a Sant’Angelo altre lettera di protesta in redazione
Quinte nere a Sant’Angelo – Gentile direttore, ho letto stamane la protesta, condivisibile, per alcuni drappi neri apparsi nell’abside dell’Auditorium Sant’Angelo. In effetti anch’io, inizialmente, vedendo la foto, ne sono rimasto stupito, ritenendo impossibile che qualcuno possa pensare di “allestire” quella sala, salotto buono e di rappresentanza di Bastia, con oggetti fuori contesto ed estranei al progetto condiviso con la soprintendenza.
Lettera Firmata
Poi, ragionandoci meglio, non mi è parsa una gran novità perché mi sono ricordato che in quella sala ci fu anche chi si mise ai tavoli per degustare grappa e cioccolata. Mi ricordo anche che qualcuno, il gruppo del Partito Democratico e forse qualcun altro, ebbe modo di protestare per lo svilimento di quel luogo simbolico, rappresentativo della Bastia delle origini.
Auditorium Sant’Angelo uso inopportuno e violazione del regolamento
In quell’occasione si parlò anche di un regolamento per l’utilizzo della sala, regolamento condiviso con tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale di allora, quindi accettato da tutti, eppure non rispettato in quel momento dall’amministrazione in carica.
Non è che, tante le volte, le regole si scrivono per gli altri e poi, se non piacciono, si sorvolano?
Facciamoci caso: nei giorni successivi alla protesta del PD sull’uso improprio dell’auditorium, l’amministrazione non replicò. Non rispose, per esempio, che qualcuno si era sbagliato e si intendeva scusare, oppure che il regolamento in fondo era permissivo e quindi si poteva fare anche una degustazione. No. Silenzio.
E questo modo di non affrontare il confronto, di non ammettere in alcun modo di aver preso decisioni affrettate, è davvero preoccupante.
Così per dire: tra pochi giorni inizieranno i lavori di via Roma e ancora non abbiamo capito come va a finire con i pini.
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