
“Io questa sera sono un po’ triste per le parole che ho ascoltato”, a dirlo è il vicesindaco della giunta Ansideri, Francesco Fratellini. “Io ho cominciato il percorso nel lontano 2004, erano i tempi – ha detto – in cui in quest’aula c’erano i Brozzi e andare alle elezioni era una pura formalità. Ora è facile ‘salire’ sul carro dei vinicitori e aggregarsi quando c’è la possibilità di andare a bersaglio e se il sindaco non avesse vinto, i numeri sarebbero stati capovolti”. Il vicesindaco si è limitato a ricordare che: “Io sono un ragioniere diplomato che fa il camionista e non ritengo di avere le capacità professionali per fare l’assessore all’urbanistica. In quanto – ha aggiunto – le scelte tecniche le devono fare i tecnici. L’assessore deve fare delle scelte politiche e su questo, mi sia consentito di dire, che mi sento di farlo. La dimostrazione – ha spiegato Fratellini – sta non nelle rivendicazioni che io non ho mai fatto”. Il vicesindaco afferma di non aver mai chiesto una delega a nessuno. “Mi dà fastidio – ha dichiarato – dover parlare di questo. Sono stato chiamato dal sindaco a ricoprire dei ruoli per sopperire a delle evenienze che si era verificate. In questi cinque anni chiedo il giudizio degli elettori, non solo quelli del Centrodestra, ma anche di quelli di Centrosinistra. “Fare politica – ha aggiunto – è mettersi al servizio della città”. Secondo Fratellini la politica non deve essere una ribalta dove rivendicare le proprie capacità. abilità….”Credo – ha detto – che debbano essere sempre gli altri a dovercelo proporre e che si mette al servizio della città non abbia a pretendere nulla, se non l’onore di dover servire i cittadini”. L’amministratore ha concluso dicendo che le preferenze servono per entrare nei consigli comunali.
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