Torre Mignini & Petrini TAR accoglie richiesta demolizione

Il tribunale amministrativo accetta il ricorso per smantellare il complesso industriale

Torre Mignini & Petrini TAR accoglie richiesta demolizione

Torre Mignini & Petrini – Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) dell’Umbria avrebbe recentemente accolto il ricorso della società Mignini & Petrini, autorizzando lo smantellamento degli impianti e la demolizione dei fabbricati situati nel complesso industriale di Bastia Umbra. Questo complesso, che include una torre di carico e altri edifici associati alla produzione di mangimi, era stato oggetto di controversia tra la società e le autorità locali e nazionali.

Il conflitto era iniziato quando la società aveva presentato un progetto al Comune di Bastia Umbra per la riduzione delle volumetrie e la conservazione del blocco torre, che era stato descritto come simbolo della località. Tuttavia, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria aveva espresso parere negativo, citando la torre come un elemento di connotazione negativa per il paesaggio circostante, impedendo la vista dello sfondo collinare.

Il progetto di demolizione proposto da Mignini & Petrini aveva come obiettivo quello di eliminare l’impatto paesaggistico negativo, ma era stato ostacolato, se non andiamo errati, dalla Soprintendenza, che considerava l’opera come una significativa “architettura contemporanea” con valore culturale. Questo perché il complesso era stato incluso nel censimento delle architetture umbre del secondo Novecento e rappresentava un elemento chiave dello sviluppo industriale e urbanistico di Bastia Umbra.

Secondo i giudici amministrativi, per imporre il regime di tutela di un bene culturale è necessario che vi sia un legame diretto con eventi storici significativi o con istituzioni pubbliche, collettive o religiose. Tuttavia, il complesso industriale non aveva dimostrato un valore storico specifico legato a eventi rilevanti nella storia della tecnica o dell’industria.

Il TAR ha quindi ritenuto che la tutela culturale proposta non fosse sufficientemente giustificata dalla documentazione presentata, che non conteneva prove concrete di rilevanza storica o culturale per l’intero complesso. Non è stato dimostrato, ad esempio, che il sito rappresentasse un’importante fase della storia dell’architettura industriale o una specifica innovazione nel processo produttivo.

Con la decisione di accogliere il ricorso, il TAR ha annullato gli atti del Comune e della Soprintendenza che ostacolavano la demolizione. La sentenza rappresenta un’importante svolta nella gestione del patrimonio industriale e paesaggistico della regione, sottolineando la necessità di un equilibrio tra la conservazione e le esigenze di sviluppo urbano.

Il caso del complesso industriale di Bastia Umbra evidenzia le sfide nella valutazione del valore culturale e storico degli edifici, in particolare quando si tratta di strutture industriali non più in uso. Le autorità locali e le istituzioni culturali dovranno ora riflettere su come trattare tali siti in futuro, bilanciando la protezione del patrimonio con le necessità di rinnovamento e sviluppo urbano.

Il ricorso accettato rappresenta quindi un importante passo nella definizione delle linee guida per la tutela dei beni culturali e per la gestione delle aree industriali dismesse, sollevando interrogativi su come preservare l’identità storica senza compromettere le esigenze di modernizzazione e crescita delle città.

1 Commento

  1. Mi rivolgo direttamente al nuovo Sindaco Pecci, per evidenziare una situazione incresciosa che la precedente amministrazione non ha voluto risolvere, ovvero la presa in carico della Via Olaf Palme retro condomini di proprietà dei condomini delle n. 3 Palazzine, ma di fatto ad uso pubblico da oltre il ventennio, carente di illuminazione e con sede stradale piena di buche e pertanto da risanare, situazione che in caso di incidenti potrebbe avere ripercussioni a livello civile e penale per l’amministrazione comunale che di fatto la resa di pubblico transito. Ricordo che l’allora assessore Catia Degli Esposti aveva risolto il problema della strada che corre difronte le n. 3 Palazzine dando corso alla procedura di esproprio, riqualificando la viabilità e la pubblica illuminazione. Chiedo pertanto che l’amministrazione si attivi con la stessa procedura adottata dall’allora assessore Catia Degli Esposti cosi da portare a compimento la riqualificazione dell’intero comparto di Via Olaf Palme. In attesa di pronto riscontro, porgo cordiali saluti.

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