
Erigo Pecci replica agli attacchi personali ed evoca il rispetto
Erigo Pecci, il candidato del centrosinistra alla carica di sindaco di Bastia Umbra, ha espresso le sue considerazioni sulla fase finale della campagna elettorale. In questi giorni, Pecci e il suo team hanno assistito a un triste spettacolo da parte dei loro avversari, che hanno ricorso agli attacchi personali per compensare la mancanza di argomentazioni valide contro la proposta di Pecci per un nuovo futuro della città.
Francesco Fratellini, ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica, ha inviato una lettera ai cittadini di Bastia in cui tenta di diffamare Pecci, la sua esperienza politica e la sua proposta di rinnovamento per Bastia. Pecci si chiede come Fratellini, che per 15 lunghi anni ha occupato posti di governo, possa accusarlo di essere un vecchio della politica quando lui stesso ha ricoperto il ruolo di assessore solo per quattro anni, dal 1993 al 1997.
Pecci ha sempre riconosciuto con orgoglio il suo passato politico, un passato dedicato alla vera politica, all’ascolto delle persone e alla promozione di ideali e proposte in cui ha sempre creduto. Non la politica a cui Fratellini ci ha abituati, quella del “deus ex machina” che si aggrappa al proprio ruolo in giunta e non vuole lasciarlo.
Pecci sottolinea che non bisogna fare distinzioni tra le due coalizioni di destra con cui si confronta, poiché entrambe rappresentano chi ha governato la città per 15 anni e si è diviso solo per avidità di potere. Questa è la verità.
Pecci e il suo team hanno la coscienza di aver condotto una campagna elettorale pulita, positiva e basata sul dialogo e sul rispetto degli altri. Non possono tollerare tali bassezze da parte di chi dovrebbe semplicemente riconoscere gli errori commessi in questi 15 anni di governo.
Pecci conclude ribadendo il suo impegno a continuare ad andare avanti con la passione e l’entusiasmo che lo hanno sempre contraddistinto, con la voglia di stare tra le persone, di ascoltare realmente e non solo per chiedere voti per rinnovare la fiducia in un governo della città che per anni ha pensato solo ai propri interessi a scapito di chi ama davvero la città e la vive ogni giorno.
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