
Impresa e sviluppo per Bastia si apre alla città, guardate un po’ chi c’era
Marco Montecucco, Fabrizio Paffarini e successivamente Moreno Ricci, tre persone conosciutissime in città han dato vita a quello che – durante le elezioni era un movimento politico che ha appoggiato il candidato Lucio Raspa – ma che ora si va configurando come un vero e proprio movimento socio culturale che si sta radicando sempre più in città. Due sere fa, con la partecipazione del sindaco di Bastia Umbra, Paola Lungarotti, e degli assessori Valeria Morettini, Stefano Santoni, Filiberto Franchi e Daniela Brunelli, “Impresa e sviluppo per Bastia”, così si chiama, ha voluto organizzare un incontro conviviale a la Valle di Assisi, tra Santa Maria degli Angeli e Tordandrea.

Prima dell’avvio della cena, Moreno Ricci – impeccabile anfitrione della serata – ha un po’ introdotto quelli che sono i fini e il presupposto ideologico che ha animato l’iniziativa di quella che, a tutti gli effetti, è la “Bastia che produce”. Tra gli invitati, infatti, nomi illustri dell’economia bastiola, tra questi, il presidente della locale Confcommercio, Sauro Lupattelli, ma anche Francesca Freddio di Bastia City Mall, gli imprenditori, tra questi Paola Mela, Fabio Ciotti e ancora Luca Ciuchicchi, Gessica Poeta, Gianfranco Abbati, Stefania Bagnoli, Silvia Marini e Riccardo Concetti.
Dicevamo impeccabile padrone di casa, imbracciato il suo solito cordiale sorriso, Moreno Ricci (imprenditore anche lui ndr), dopo i saluti a una introduzione come si deve ad un coordinatore (ora è lui ndr) ha passato la parola dalla giurista, Francesca Bucaioni.
Giovanissima, ma estremamente preparata, Bucaioni ha presentato l’iniziativa, appunto, ricordando che nasce per volontà di due persone.
«L’idea fondante che ci ha unito – ha detto nel suo lungo intervento – e che continua ad animare il nostro impegno è la condivisione di un progetto funzionale allo sviluppo sociale, culturale ed economico della nostra comunità che possa ridare alla città di Bastia un nuovo slancio nello scenario regionale».
Impresa e sviluppo per Bastia non è niente altro che l’essenza di quel “malcontento” di commercianti e piccoli imprenditori che, dalle precedenti Amministrazioni, non sono stati ascoltati.
La giovane giurista ha sottolineato quanto questa “marca semantica” possa essere stata l’ispiratrice di una comunità operosa che ha deciso di presentare un progetto e lo fece alle recenti elezioni amministrative della città, quelle che hanno visto trionfare Paola Lungarotti.
«Un progetto in quel momento ancora embrionale – lo ha definito Bucaioni -, nato a ridosso della chiamata alle urne, abbracciato e promosso da persone sprovviste di esperienza amministrativa e politica, ma fortemente motivate a dare il proprio contributo nel massimizzare l’efficienza della macchina amministrativa perché potesse offrire maggiori opportunità per le imprese bastiole e per l’intero territorio.
Le elezioni comunali sono valse a valutare ed approfondire gli errori commessi, ma soprattutto a radicare in noi la consapevolezza dell’importanza dell’impegno attivo da condurre con la predisposizione di un concorso di progetti attualizzabili e soluzione concrete».
Ora, in felice sintesi di concetto, si continua ad alimentare quelle stesse idee che ci hanno avvicinato sin dal principio in uno spirito spiccatamente propositivo e compartecipativo.
«Siamo entusiasti – ha detto – di inaugurare questa fase di rinnovata consapevolezza con un nuovo simbolo identificativo, scevro di richiami politici vista la trasversalità ideologica della compagine del gruppo, ma fedele al progetto iniziale di voler dare una voce comune agli operatori economici locali».
Come si vede c’è un simbolo ed è un logo diviso a metà, due colori differenti bianco e blu, e delimitato da una corona tricolore. Nella parte superiore a sfondo blu è sovraimpressa la denominazione “Impresa e sviluppo per Bastia”. “Impresa” a rimarcare la radice e le origini della coesione che si apre a persone di diversa provenienza formativa e professionale. “Sviluppo” in un’eccezione che non si arresta al solo ambito economico ma che investe inoltre quello sociale e culturale. Insieme, ingranaggi necessari, riprodotti anche graficamente con intento evocativo, come a dare nuova linfa alla città; collocata al centro del programma.
Nel semicerchio inferiore campeggia su sfondo bianco lo slogan “Bastia che produce” che identifica i partecipanti, in quanto rappresentanti di una parte consistente della forza produttiva di Bastia ma che vuole anche sottolineare il piglio proattivo che viene promosso.
«A tal proposito – ha detto Francesca Bucaioni –, rimarcando l’essere comunità unita nel bene di Bastia, vorremmo in questa sede manifestare la disponibilità nel mettere in campo le nostre competenze e professionalità per poter superare le criticità non con una sterile ed infruttuosa logica di contrapposizione, ma con la partecipazione all’elaborazione di un pars costruens che possa influenzare, indirizzare ed agevolare i percorsi di rinnovamento del tessuto socio economico della nostra città. Richiamando le parole di Paul J. Meyer (Success Motivation Institute ndr), pregnanti come non mai questo contesto. “La produttività non è mai ottenuta per caso. La produttività è il risultato del desiderio per l’eccellenza, della pianificazione intelligente e del lavoro mirato.” Ben consci di quanto un’accurata programmazione di interventi e di pianificazione socio economica siano imprescindibili per la valorizzazione del nostro territorio, e accolto con particolare favore l’intento del sindaco Paola Lungarotti di stimolare la partecipazione attiva della comunità, vogliamo rinnovare questa sera il nostro spirito collaborativo.
Abbiamo partecipato con entusiasmo agli incontri itineranti che l’amministrazione, presieduta dal sindaco Lungarotti, ha organizzato nei vari quartieri per instaurare un dialogo ed un confronto attivo con i cittadini, volto a raccogliere le loro richieste fondamentali e apprezzato particolarmente l’intento di Paola Lungarotti di porsi quale “sindaco di tutti”. Un impegno che non è un fatto generico ma è ricco di contenuti che hanno il senso di una concezione della città saldamente ancorata al suo bisogno d’innovazione attraverso una progettualità su elementi concreti».
In un panorama nazionale e globale in cui la crisi economica sta affliggendo le comunità, e in un assetto amministrativo di progressivo trasferimento delle competenze e delle responsabilità in seno agli enti locali, il ruolo dei Comuni nella determinazione delle politiche economiche sta diventando sempre più rilevante. Cruciale ed al contempo più impegnativo se si considera la drastica riduzione di risorse messe a disposizione. È necessario pertanto oggi più che mai risvegliare il forte attaccamento al territorio e il nostro senso di appartenenza alla comunità.
«Riteniamo – ha detto in conclusione Francesca Bucaioni – che il rinnovamento auspicato per Bastia debba fondarsi su un processo articolato, partecipato e di confronto con i cittadini, gli attori socio-economici, le associazioni, le forze sociali, i professionisti dei vari settori e tutte le espressioni della società civile per mettere a sistema e dare slancio a tutte le iniziative, le attività e le potenzialità di sviluppo. Un’occasione questa per poter manifestare la volontà di intessere una rete capace di interagire e sviluppare idee e proposte derivanti dalle esigenze e dalle esperienze condivise. Per esprimere l’auspicio di una sinergia e di una collaborazione a più livelli in cui saremmo lieti di partecipare costruttivamente per la formulazione di progetti interpreti di una visione di una nuova Bastia. E, concludendo, un’occasione per rinnovare la volontà di impegnare tutte le nostre risorse proattivamente per la crescita della nostra città, consapevoli che il futuro richiede apertura e conoscenza».
Come non parlare, poi, della “pace ritrovata” (chissà dove se l’erano persa ndr) tra Paola Lungarotti e Stefano Pastorelli, sì perché tra gli invitati c’era anche il neo consigliere regionale della Lega.

Lungarotti ha detto, nel suo discorso di “riavviciamento” che Pastorelli “è stato sempre moderato, sempre attento e mai fuori dalle righe”. Dal canto suo il consigliere del “Carroccio” ha risposto dicendo che apprezza che Lugnarotti, nel suo discorso, abbia detto “che la campagna elettorale è finita e che sarà il sindaco di tutti“. Non ci crederete, ma tutto è finito tra abbracci e sorrisi e fotografia.
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